Una parte è recintata abusivamente. Fra le proposte anche l'orto urbano
Lotta per rendere agibile lo spazio di via Sanfelice
«Il Comune deve intervenire per risolvere la questione dell'area verde di via Sanfelice». Il consiglio di Pirri chiede che venga data una nuova vita a una porzione di terreno che in parte si trova in stato di abbandono e in parte recintata dai privati .
PULIZIA E SICUREZZA «Vogliamo che l'amministrazione comunale renda agibile uno spazio che potrebbe essere utilizzato da tutti i residenti». Patrizia Canu, presidente della commissione Urbanistica di Pirri, esorta l'intervento del Comune e dichiara: «Lo spazio in questione è classificato, nel Piano Urbanistico Comunale, come area verde. Allo stato attuale, una parte è abbandonata e l'altra metà è chiusa e utilizzata in modo privato dagli abitanti dei palazzi limitrofi». Patrizia Canu spiega come si è svolto il lavoro all'interno della commissione: «Dopo numerose segnalazioni ricevute da parte dei cittadini, abbiamo deciso di prendere in esame il problema. Adesso dovremo capire se la chiusura è lecita oppure no. Una cosa è certa: l'area abbandonata, va ripulita e messa in sicurezza».
IL FUTURO In attesa di capire il destino dello spazio chiuso, Patrizia Canu propone alcune idee per il futuro: «Si potrebbe creare un piccolo giardino, dove sistemare delle panchine in modo da creare uno spazio di incontro. Un'altra destinazione potrebbe essere un'area attrezzata in cui i residenti possono portare i loro cani». Infine, il presidente della commissione, mette in evidenza alcune carenze della zona: «In quella parte di Pirri non esistono molti spazi verdi. Tenendo conto che nelle vicinanze sorge anche una scuola, sarebbe positivo crearne uno».
L'IDEA Salvatore Cuboni (Pdl), sottolinea la «necessità di restituire tutta l'area alla collettività poiché è un bene di tutti». Sul futuro dice: «Tra le tante idee che ci sono, una potrebbe riguardare la creazione di orti urbani perché, in questo modo, si potrebbe gestire una proprietà comunale senza che l'amministrazione abbia oneri particolari. Si potrebbero affidare alle scuole, a scopo educativo, oppure si potrebbe dare il compito di curarli agli anziani del quartiere». Se l'idea degli orti urbani non dovesse prendere vita, Salvatore Cuboni propone l'alternativa: «Ci sono numerose piante, a quel punto sarebbe bello poterle utilizzare per far nascere un giardino di cui beneficerebbero tante persone». Bruno Uccheddu (Pd), ribatte sull'urgenza dell'intervento e dichiara: «Ci sono tante erbacce che, seccandosi, potrebbero essere innescate e prendere fuoco. È necessario intervenire e fare in modo che la zona venga riqualificata».
Sull'area chiusa dai privati, Uccheddu afferma: «Quello spazio è stato recintato tanto tempo fa. Si dovrebbe riaprire al fine di essere utilizzato dalla cittadinanza».
Matteo Sau