ASPETTANDO LA SAGRA. Presentata ieri l'edizione numero 356 della festa
Austerità nelle spese ma non nel rispetto del voto
In tempi grigi non si abbassa la guardia, si investe con attenzione per il futuro. E momenti difficili sono anche per l'edizione numero 356 della Sagra di Sant'Efisio, martedì prossimo. La Regione non fa ancora sapere quanto metterà dei 400 mila euro previsti per far funzionare la macchina della festa e i turisti non arriveranno in massa come negli anni passati (perché in massa non stanno andando da nessuna parte), come dice l'assessore comunale al Turismo Barbara Argiolas. Però si fa economia e quest'anno dei 700 mila euro serviti lo scorso anno se ne risparmieranno ben 300, via le tribune autorità, ramadura ridotta e taglietti qua e là. Massimo Zedda, alla prima prova da sindaco della festa di maggio, spiega questo nell'aula consiliare: «Ritorno al valore popolare e di fede». E lo fa con al suo fianco tutti i sindaci dei paesi che ospitano il cammino di Efisio, Cagliari-Nora andata e ritorno.
OLTRE LE MURA È forse questa presenza allargata una delle novità che più spiccano all'occhio nella giornata di presentazione ufficiale della Sagra che è «scioglimento di un voto, festa ma anche volano per il turismo», come dice il sindaco di Pula Walter Cabasino incrociando lo sguardo concorde dell'assessore Argiolas che non si nasconde: «Le strutture ricettive non segnano per ora il tutto esaurito. Speriamo nel last minute. Ma basta vedere il sito della Sogaer per capire quanti voli mancano all'appello. Anche se abbiamo investito sui cinque collegamenti Rynair con Cracovia, città di forte sentimento religioso». Insomma, anche i festeggiamenti per il Martire non passeranno indenni ai sacrifici e agli umori neri di un intero pianeta. Però si procede appunto uniti e investendo secondo giusti criteri, magari come dice Tore Mattana primo cittadino di Sarroch «perché tutto non si chiuda nel solo primo maggio e nel perimetro cittadino». Ecco perché l'assessore Argiolas sottolinea l'importanza di continuità nei quattro giorni, oltre il 4 maggio, verso il 5 e 6, giornate di Monumenti Aperti.
LE TRIBUNE E a proposito di risparmi: via le tribune dal largo Carlo Felice, via Mameli, corso Vittorio Emanuele e soprattutto quelle per le autorità davanti al Municipio di via Roma. Resteranno quelle scoperte di piazza del Carmine, una coperta in via Roma dopo via Crispi e (sempre coperte) quelle in piazza Matteotti per un totale di 3.841 posti in vendita. «Il santo sarà ugualmente felice», ha detto Fabrizio Pau presidente dell'Arciconfraternita del Gonfalone su cui pesa lo scioglimento del voto.
I NUMERI Il Santo sarà accompagnato dalla sfilata dei costumi tradizionali di 82 gruppi folkloristici in rappresentanza di 65 paesi: 23 della provincia di Cagliari, 3 del Medio Campidano, 12 di Nuoro, 2 dell'Ogliastra, 2 Olbia-Tempio, 8 di Oristano, 8 di Sassari e 7 di Carbonia-Iglesias per un totale di 2.200 persone a piedi. A completare la sfilata 21 traccas, 260 cavalli, 37 cavalieri, 5 gruppi di miliziani (ognuno composto da 70 membri), 5 suonatori, 9 cori. In totale saranno rappresentati 84 comuni della Sardegna. A vegliare sul rispetto della tradizione, la fedeltà degli abiti e dei gioielli ci sarà Franca Rosa Contu responsabile dei Musei dell'Istituto superiore regionale etnografico. E per il quinto anno consecutivo la Commissione nazionale dell'Unesco riconosce l'alto valore dell'evento volto alla tutela e alla promozione del patrimonio culturale popolare concedendo il proprio patrocinio. Al lavoro anche 250 volontari.
ALTER NOS Alla prima uscita pubblica il nuovo Alter Nos: Francesco Ballero che tutti davano per papabile dato il rapporto stretto che «la mia famiglia ha con la festa di maggio dal 1816». Nella casa di Giorgino i Ballero provvedono al cambio degli abiti e del cocchio per il viaggio verso Nora. (f.a.)
Proposta
«Che il corteo
del Martire
passi anche
a Capoterra»
È stato un momento di confronto e rilancio fra le comunità coinvolte (Capoterra, Sarroch, Pula) la presentazione della Sagra numero 356 di Sant'Efisio. in primo piano la proposta fatta dal vice sindaco di Capoterra Carla Melis e diretta al Primo Guardiano dell'Arciconfraternita del Gonfalone responsabile del percorso che il simulacro del Santo fa dentro e fuori le mura della città. «Lancio una sfida - ha detto il vice sindaco - che dal prossimo anno il percorso, che già tocca il nostro comune a La Maddalena Spiaggia e la chiesetta di Su Loi, compia un allungamento di percorso, solo 5 chilometri, affinché Sant'Efisio possa sfilare nel centro storico del nostro paese».
La richiesta di Carla Melis è forte di un aspetto da non sottovalutare: «Siamo l'unico centro della Sardegna che ha eletto a santo patrono proprio il Martire Guerriero». Una questione che graverà sulle spalle del futuro Primo Guardiano che guiderà l'Arciconfraternita dato che l'attuale, Fabrizio Pau, quest'anno termina il suo mandato. (f.a.)