Attacco del responsabile Saba. Il sindaco Zedda: la squadra torni al S.Elia
Dopo le polemiche sullo stadio a Elmas, quelle col Comune per lo stadio Sant'Elia, le sconfitte in campo e il malessere degli abbonati per il trasloco a Trieste, Massimo Cellino incassa anche la sfiducia dei Cagliari Club. Il responsabile dei sedici circoli rossoblù della Sardegna, Tore Saba, critica duramente l'operato del presidente: «Il signor Cellino si renda conto di quello che sta facendo», dice Saba dal suo storico box di frutta e verdura a San Benedetto, «negli ultimi dieci anni, da quando ha installato le tribune metalliche, si è disinteressato dello stadio, che puntualmente cade a pezzi e non per colpa del Comune». Saba critica la scelta di cambiare sede per le partite interne: «Adesso Cellino ci costringe addirittura a emigrare a Trieste: ma chi è che si può sobbarcare una trasferta del genere, di questi tempi? Perché non ha spiegato nulla ai tifosi? Non è vero che Cellino è ostaggio del Comune, è lui che fa e disfa». Saba, a nome dei Cagliari Club, si dice contrario all'ipotesi Quartu: «Se il Cagliari dovesse decidere di andare a giocare a Quartu, perderebbe sei tifosi su dieci».
IL RICHIAMO DI ZEDDA «Mi auguro che il Cagliari torni a giocare nella sua città». Il sindaco Massimo Zedda non si arrende al trasloco dei rossoblù a Trieste e confida in un ripensamento del presidente Massimo Cellino su possibile trasloco a Quartu. «Noi non abbiamo cacciato nessuno», ha detto ieri, «mi dispiace che la squadra, per colpa della società, vada a giocare fuori, abbandonando la città e il Sant'Elia. Speriamo che il presidente riveda le sue posizioni: siamo pronti al dialogo - ha sottolineato Zedda - occorre però abbassare i toni e non cercare sempre lo scontro».