Sant’Efisio
LA FESTA
Sagra al risparmio L’assessore: abbiamo usato tutto il nostro budget mentre la Regione è ancora in silenzio
Le spese per la festa di Sant’Efisio numero 356, allo stato attuale, sono tutte sulle spalle del Comune. Quattrocentomila euro fuoriusciti dalle casse dell’assessorato comunale al Turismo, neanche un centesimo da quelle della Regione. L’edizione dell’anno scorso era costata 700mila euro, con 160mila a carico di palazzo Bacaredda e i restanti 540mila messi dalla Regione. Questa la situazione, a una settimana dalla processione del martire guerriero. «Oggi ci troviamo in una situazione in cui abbiamo impegnato tutto il budget del nostro assessorato per organizzare l’evento, la Regione non ci ha ancora comunicato qual è l’importo che intende mettere a disposizione », spiega Barbara Argiolas, assessore comunale al Turismo, «speriamo che questo peso cambi, sennò ci troveremo davvero in difficoltà». Una festa al risparmio, quella di Sant’Efisio. Le traccas saranno ventuno, quattordici in meno dell’anno scorso e solo 37 cavalieri, nel 2011 erano settanta in più. Risparmiati varie migliaia di euro anche per la ramadura. Meno tribune, tra le quali quella riservata alle autorità. Le uniche, che saranno allestite venerdì, saranno intorno a piazza del Carmine, davanti al Comune, nel lato stazione di piazza Matteotti e alla fine del Largo Carlo Felice. Quest ’ultima sarà smontata la sera del primo maggio, per evitare disagi al traffico. “«Il taglio delle tribune è dettato anche dalla nuova impostazione di devozione e restituzione del santo alla città», puntualizza la Argiolas, «ho invitato i negozianti del Largo ad aprire il primo maggio, spero che lo facciano». Il sindaco Massimo Zedda, invita a una riflessione che poggia su più punti. «Sant’Efisio è patrimonio dell’intera isola, un momento religioso importante dove anche i turisti possono assistere alla processione di costumi e tradizioni locali», spiega Zedda, «abbiamo voluto riportare la festa alla vera religiosità, con un occhio di riguardo all’aspetto popolare. Credo che sarà cosa gradita a molti il taglio delle tribune», dice il sindaco, «sarà più facile per tutti vedere passare i gruppi». Presenti alla presentazione anche i sindaci delle città toccate dal passaggio del Santo fino al 4 maggio: Capoterra, Villa San Pietro, Sarroch e Pula. Plaude la scelta di ridurre le tribune Fabrizio Pau, presidente dell’Ar - ciconfraternita Sant’Efisio. «Credo che Sant’Efisio sarà più contento se questi soldi risparmiati saranno utilizzati per cose più importanti». Emozionato Francesco Ballero, l’alter Nos: «È un onore, con la mia famiglia ho sempre partecipato alla vestizione del santo e al cambio di vesti e gioielli del cocchio ». Paolo Rapeanu