Poetto
PROGETTI Giancarlo Deidda (Camera di Commercio) annuncia rivoluzioni per l’area, ma il sindaco Massimo Zedda e l’assessore all’Urbanistica Paolo Frau bocciano l’ipotesi di hotel vista mare
Il Poetto non diventerà come Rimini. Al Comune non piace l’idea che l’ip - podromo possa lasciare spazio agli alberghi. Il presidente della Camera di Commercio Giancarlo Deidda ha annunciato nei giorni scorsi che ci sono grandi progetti e imprenditori interessati a quell’area, ma a Palazzo Bacaredda non piace l’ipotesi del cemento. «Mi auguro che siano interessati al settore equino, in tal caso li accoglieremo a braccia aperte - ha detto il sindaco Massimo Zedda - se invece stanno pensando di realizzare hotel sul mare nell’area umida urbana più importante d’Europa, possono risparmiarsi il viaggio in Sardegna». Il primo cittadino stronca sul nascere la possibilità che l’area dell’ippodromo venga sbranata dalla speculazione edilizia. Sono più di quattro ettari tra il Poetto e il Parco di Molentargius, un sogno per decine di imprenditori cagliaritani che da anni sperano di metterci le mani. «C’è sempre stata una scuola di pensiero apartitica e apolitica che sognava di portare ville e villette al posto delle stalle», conferma Mauro Ballero, presidente della Società ippica.
I PROGETTI DI DEIDDA «Quella dell’ippodromo è una grande area alle spalle del Poetto che ha bisogno di una rimodulata, è notizia di questi giorni che anche l’ippodromo di Milano soffre - ha precisato ieri il presidente della Camera di Commercio - i progetti a cui ho fatto riferimento non sono un’alternativa all’ippodromo ma complementari. Si può pensare a una serie di attività per avvicinare al mondo del cavallo e vendere anche il resto della città. All’interno dell’area si può prevedere una club house o qualche struttura di supporto». Deidda ha precisato che dovrà presentare al sindaco i suoi progetti, considerato che Comune e camera di Commercio sono le anime principali della Società ippica che gestisce la struttura vicino all’ospedale Marino. Sono tante le città di mare che puntano sulle strutture recettive sul lungomare, ma non sembra questo l’orientamento della Giunta comunale. «Non c’è posto per il cemento in quell’area - spiega l’assessore all’Urbani - stica Paolo Frau - bisogna tenere conto che tanto nel Piano di utilizzo dei litorali quanto nella riqualificazione del lungomare del Poetto, la stella polare è la compatibilità ambientale. Edificare lì sarebbe fuori da ogni logica, è possibile realizzare strutture di appoggio e tribune per l’ippodromo, ma grandi interventi edilizi non sono di certo previsti». La Camera di Commercio sta celebrando i suoi 150 anni di attività quando ha aperto al pubblico il Palazzo dell’Economia nel largo Carlo Felice il presidente Giancarlo Deidda ha annunciato di avere progetti per l’ippodromo. «Le aree della struttura di viale Poetto devono essere sfruttate meglio, noi siamo pronti a investire su una loro riqualificazione totale - ha detto nei giorni scorsi - la zona deve essere rilanciata, è davanti al mare, dunque in una posizione molto favorevole e di grande interesse. Ci sono imprenditori che stanno pensando al sud della Sardegna». A questi si è rivolto Massimo Zedda, invitandoli a dimenticarsi il lungomare e spostare le loro mire sulla città. «Condivido pienamente la linea espressa dal sindaco - spiega Enrico Lobina, consigliere comunale della Federazione della Sinistra - non è pensabile fare nuove cubature, ma in città ci sono tanti edifici che potrebbero essere recuperati e ristrutturati, a quel punto si potrebbe fare il cambio di destinazione d’uso». Su un punto sono tutti d’accordo, l’ippodromo ha bisogno di interventi. «Sono d’accordo con Deidda sul fatto che lo stato attuale dell’ippodromo non è all’altez - za dei bisogni», ha aggiunto Paolo Frau. «Nell’area c’è spazio per altre attività sportive come calcetto o tre buche da golf, in modo da estendere l’offerta e far vivere la zona», conclude Mauro Ballero.
Marcello Zasso