Rassegna Stampa

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Tensione sul 25 aprile, Sel contro i neofascisti di Cagliari: “Sono violenti, il prefetto li fermi”

Fonte: web Castedduonline.it
23 aprile 2012


23/04/2012 00:45
Primo piano

Sel scende in campo e chiede ufficialmente al prefetto di vietare il raduno fascista in piazza a Cagliari il 25 aprile. Con une lettera di fuoco diffusa da Matteo Massa, coordinatore del circolo Sergio Atzeni, su invito di Enrico Lobina, consigliere comunale di Prc, si invita l’ufficiale di governo a non autorizzare l’iniziativa: “In relazione alla parata che i gruppi neofascisti svolgono provocatoriamente ogni anno in centro città, caso unico in tutta Italia, sotto la copertura di un comitato che vorrebbe rendere omaggio ai combattenti della Repubblica di Salò (cioè coloro che si allearono con i nazisti contribuendo alla distruzione del Nord Italia ed alla deportazione nei campi di sterminio di cittadini italiani), le chiediamo di vietare la piazza ai seguaci del fascismo, ai sostenitori dei campi di sterminio, dell’odio razziale e della violenza, ai nemici della libertà per la quale han combattuto generosamente i nostri avi 67 anni fa. Durante la repubblica di Salò i convogli partiti dall’Italia (territori della Repubblica di Salò) per Auschwitz furono 11, per un totale di 4500 deportati, di cui risultarono superstiti, alla liberazione, 258 persone. A questi occorre aggiungere gli stranieri rifugiatisi, i deportati dal Litorale Adriatico e dal Dodecanneso: un totale di circa 7500 deportati con 518 superstiti, pari a poco più del 7%. Più di 100 risultano i bambini di età inferiore a un anno circa 500 quelli di età compresa tra due e dieci anni. Oltre 500 furono gli ultrasettantenni deportati. Questi neofascisti inneggiano a tutto questo, all’odio razziale e al fascismo, alla fine della democrazia. La democrazia, nella sua innata generosità, consente libertà di manifestazione anche ai suoi più acerrimi nemici, cioè i sostenitori del fascismo e dell’odio razziale. uttavia, se la manifestazione si svolge in centro città nel giorno in cui i cittadini festeggiano la Liberazione, essa diventa uno sfregio per la democrazia e per la libertà stessa, oltre che un problema di ordine pubblico. Il monumento di via Sonnino, inoltre, ricorda gli italiani caduti nella prima guerra mondiale e non i fascisti appartenenti alla repubblica di Salò, che possono viceversa essere commemorati nelle sedi più opportune, cioè i cimiteri e i luoghi di culto. Oppure in spazi privati. I cittadini cagliaritani han potuto vedere negli ultimi anni in città, caso unico in tutto lo Stato Italiano, una indegna manifestazione fascista, corredata da saluti romani, bandiere con fasci littori (i tricolori che portano i partecipanti hanno disegnato il fascio littorio), slogan al duce di mussoliniana memoria. Si trovano le immagini sul web delle parate fasciste degli anni scorsi in un sito neofascista sardo http://www.sardegnaskinheads.it/index.php/concerti-e-foto/manifestazioni

Ci son stati anche momenti di pericolo per l’incolumità delle persone, in quanto questi gruppi neofascisti han provato ad assalire dei giovani http://www.youtube.com/watch?v=sUFmv-NyGYY
In questi stessi giorni, gli stessi gruppi neofascisti si son resi protagonisti di azioni indegne anche a Roma, aggiungendo minacce alle
loro gesta
http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/04/21/news/avogadro-33687199/. Chiediamo al Signor Prefetto di vietare questa manifestazione che, se fatta il 25 aprile giorno della Liberazione, è una provocazione fascista ed uno schiaffo in faccia a tutti i sinceri cittadini democratici cagliaritani. Il fascismo non è un’opinione, è un crimine, come insegna la nostra Costituzione Repubblicana”.