MUNICIPIO. Esperti a convegno
«Per rispondere a quelle esigenze dirette di servizi e di beni comuni fondamentali di cui i cittadini hanno bisogno quotidiano gli enti locali devono essere messi nelle condizioni di farlo nel miglior modo possibile». Il sindaco Massimo Zedda allarga il dibattito sull'"Acqua bene comune", aperto nella sala Search del palazzo civico, a tutti i beni collettivi, quali servizi e spazi destinati a tutti i cittadini. Durante il confronto, proposto da Italia dei Valori e dalla Federazione della Sinistra, cui ha preso parte l'assessore ai beni comuni del Comune di Napoli, Alberto Lucarelli, esperto di diritto pubblico, il Comune si interroga su quale strada intraprendere e quali politiche attuare in materia "acqua bene comune" e guarda con approvazione ad un nuovo modello di partecipazione sociale instaurato in Campania: Abc Napoli- Acqua Bene Comune Napoli, azienda speciale a carattere totalmente pubblico.
Tra i relatori, il primo cittadino tocca tutti gli aspetti che riguardano i diversi beni comuni e si sofferma sui tagli alle casse comunali che stanno «creando una situazione drammatica». Ma ciò che oggi preoccupa di più, prosegue, «non è Abbanoa, ma il territorio e la società di trasporti». Per Zedda «i trasporti pubblici se migliorati, e se incentivati, potrebbero consentire di avere una migliore qualità della vita, meno inquinamento», e soprattutto «quando la benzina arriva a due euro al litro», garantire risparmio e la possibilità di avere più spazi per i pedoni potendo allargare i marciapiedi. Altro aspetto importante è quello relativo alla sicurezza e ai suoi costi: «Siccome gli incidenti stradali come i tamponamenti hanno ricadute sui costi della sanità, eliminare il traffico privato vuol dire anche eliminare questi ultimi». Per gli organizzatori: «Abbanoa, di cui il Comune è principale socio con il 20% circa delle azioni, non ha risolto i principali difetti del sistema idrico sardo». I riflettori sono però puntati sul decreto anti-crisi del Governo Monti che potrebbe «rilanciare il processo di privatizzazione dei servizi pubblici locali» come quello di gestione dell'acqua, alla luce del referendum del giugno scorso. Su Abbanoa il sindaco aggiunge: «è doveroso migliorare il servizio, diminuire gli sprechi anche per avere meno voragini nel sottosuolo».
Veronica Nedrini