UNIVERSITÀ. Rievocata in un convegno la sommossa anti piemontese del 1794 soffocata nel sangue
«Intitolare via Palabanda ai cagliaritani che si ribellerano ai soprusi»
Rendere giustizia a chi, nei moti rivoluzionari del 1812, non l'ebbe. A distanza di quasi 200 anni dalla famosa "congiura di Palabanda", l'associazione culturale "Riprendiamoci la Sardegna" intende commemorare i rivoluzionari bloccati nel tentativo di ripetere la sommossa del 1794 contro i piemontesi: lo ha fatto ieri mattina al convegno in Biblioteca Universitaria dal titolo "28 aprile 1794 - 31 ottobre 1812. Da 'sa Die de sa Sardigna' alla 'congiura di Palabanda'", presentando la richiesta al Comune di modificare l'attuale "via Palabanda" in "via dei Martiri di Palabanda". «Si tratta di una esplicitazione della delibera del '64 in cui già si faceva cenno, con la denominazione, non al toponimo geografico ma all'avvenimento storico» ha ricordato Riccardo Laria, presidente dell'associazione: ovvero all'episodio di repressione, la notte fra il 30 e il 31 ottobre, della lotta di numerosi cagliaritani contro i soprusi della classe dirigente. Almeno dieci di loro furono mandati al patibolo, mentre un numero imprecisato di uomini (non esistono fascicoli processuali se non manomessi) venne imprigionato o esiliato. Presenti al convegno il direttore della Biblioteca Universitaria Ester Gessa, il docente di diritto amministrativo Andrea Pubusa, la storica Vittoria Del Piano, il saggista Federico Francioni, una rappresentanza dell'istituto tecnico Martini e del linguistico Deledda e, dal Comune, l'assessore al Personale Luisa Sassu. «Modificare il nome di una via è una procedura lunga e complessa, in quanto implica anche l'intervento della Prefettura - ha precisato - ma è nostra intenzione mobilitarci in tal senso. E' un modo per valorizzare la nostra città, per raccontarla attraverso i fatti che l'hanno caratterizzata».
Michela Seu