Fuoco. Come quello metaforico che dà forza alla Sonata a Kreutzer di Beethoven o come quello spettrale che esorcizza l'amore stregone nella Danza rituale di De Falla. Correlazioni che si estendono oltre i campi semantici, che aiutano a percepire arte e musica in modo diretto. Artifici su cui gioca “Notturni”, la rassegna cameristica promossa dall'Agimus, in collaborazione con la Galleria comunale d'arte di Cagliari, che sovrappone la musica agli elementi essenziali degli antichi eruditi, accostando i suoi concerti ad immagini di terra, aria, fuoco e acqua.
E al fuoco hanno rivolto lo sguardo, venerdì scorso, Renato Riccardo Bonaccini al violino e Catia Capua al pianoforte, circondati dalle tele di Rosati, Carrà e Mafai, nella Galleria cagliaritana. Per incarnare il calore vitale del fuoco scelgono di partire da pagine di Dvorák con Quattro pezzi romantici op. 75, per approdare poi alla celeberrima Sonata a Kreutzer , banco di prova di virtuosismo e vitalità che esprime i concetti più ardenti della poetica di Beethoven.
Il clou della serata è però nella visionaria musica di De Falla, nell'intreccio incalzante che Capua e Bonaccini elaborano rievocando con la Danza rituale del fuoco i riti apotropaici evocati da De Falla per esorcizzare lo spettro nell' Amor brujo . Ad evocare la terra e l'acqua hanno pensato, negli scorsi incontri, i concerti del duo pianistico Aurelio e Antonio Polluce, e i cantanti Marco di Nicola e Elena Bachetti accompagnati al clavicembalo da Clementina Perozzi, mentre il prossimo appuntamento è dedicato all'aria.
Di scena il duo Alessandro Crosta al flauto e Nadia Testa al pianoforte: sabato prossimo, sempre nella Galleria dei Giardini Pubblici, alle 21, proporranno, tra le altre, musiche di Roussel, Vanhal, Offenbach, la Fantasia brillante sulla Carmen di Bizet di Borne e Le merle noir di Olivier Messiaen.
GRECA PIRAS

07/10/2008