MONUMENTI
C’anche il colle di Tuvixeddu con la necropoli fenicio punica più grande del Mediterraneo fra gli itinerari di “Monumenti Aperti”. Dopo sei anni e grazie ad un nulla osta straordinario concesso dall’autorità giudiziaria, l’area archeologica, che aspira a diventare parco ed è sotto tutela giudiziaria, il 5 e 6 maggio sarà di nuovo meta di visitatori. È na delle novità che regala l’edizione 2012 di Monumenti Aperti, in programma dal 5 maggio al 28 ottobre in 48 Comuni dell’isola. Un’edizione ricca conn ben 600 i siti archeologici storici e architettonici e naturalistici inseriti nel calendario. Da Cagliari ad Alghero, passando per Bosa, Carbonia e Settimo, la Sardegna si svela. L’Isola spalanca le porte di chiese, siti archeologici, beni storico-artistici, ma anche percorsi naturalistici e tematici. Sabato 5 e domenica 6 maggio prende il via la sedicesima edizione della manifestazione che sarà come sempre inaugurata a Cagliari e che condividerà le date con i comuni di Sassari e Settimo San Pietro. I numeri dell’iniziativa crescono anno dopo anno. Per la prima volta in questa edizione tutte e otto le province entrano nella rete della manifestazione. In questa edizione sono 48 i comuni, dal nord al sud dell’Isola, che vi partecipano distribuiti in nove fine settimana dal 5 maggio al 28 ottobre. E saranno almeno 12mila i volontari (il 60% studenti di ogni ordine e grado) che apriranno quasi 600 tra monumenti e siti archeologici e naturalistici.
OLTRE SEICENTO SITI Sei le amministrazioni che partecipano per la prima volta mentre rientrano 14 comuni che non erano presenti nell’edizione 2011. Per provare a tracciare una mappa, alla manifestazione prendono parte 22 comuni della Provincia di Cagliari: Cagliari, Capoterra, Dolianova, Gesico, Guamaggiore, Guasila, Monastir, Monserrato, Ortacesus, Pimentel, Quartu Sant ’Elena, Sadali, Selegas, Senorbì, Serdiana, Settimo San Pietro, Sestu, Siddi, Sinnai, Siurgus Donigala, Soleminis, Suelli e Teulada; 9 della Provincia Carbonia/Iglesias: Buggerru, Calasetta, Carbonia, Carloforte, Fluminimaggiore, Gonnesa, Iglesias, San Giovanni Suergiu e Sant’Antio - co; sono 6 quelli della Provincia Villacidro/ Sanluri: Arbus, Sanluri, Sardara, San Gavino, Villanovafranca e Villacidro; 4 di quella di Sassari (Alghero, Porto Torres, Sassari e Telti); 3 i comuni della Provincia di Oristano (Bosa, Oristano e Santa Giusta) e 2 della Provincia Olbia/Tempio: Berchidda e Olbia. Infine un solo comune della Provincia Ogliastra, Seui, e uno, Gavoi, della Provincia di Nuoro. Nata nel capoluogo sardo nel 1997 dall’iniziativa delle associazioni culturali Ipogeo e Imago Mundi e del Comune di Cagliari, Monumenti Aperti dal 2000, ha assunto valenza regionale. Un evento che fonde l’aspetto culturale e punta sulla vocazione turistica dell’Isola che nell’edizione 2011 ha catalizzato 250mila visitatori che hanno affollato i 530 beni aperti nei 35 comuni partecipanti. Luigi Crisponi, Assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, considera Monumenti Aperti un «evento che suscita suggestioni ed emozioni uniche». È perciò inserito nell’offerta culturale della «Regione Sardegna che promuove l’architettu - ra storico - artistica, simbolo di identità, così da assecondare anche il profilo moderno dei nostri visitatori, culturalmente preparati, rispettosi e desiderosi, oltre che di vivere l’unicità di paesaggi incantevoli, anche di conoscere beni culturali e manifestazioni tradizionali». Mentre Sergio Milia, Assessore regionale alla Cultura ha tenuto a precisare come «anno dopo anno, l’iniziativa rappresenta un momento importante che va oltre la semplice manifestazione culturale. È la condivisione della conoscenza del nostro patrimonio di cultura, di memoria e di storia condivisa. È la consapevolezza che i beni culturali rappresentano veramente noi stessi, la nostra espressione artistica e creativa, interprete dell’epoca che li ha visti nascere». I monumenti saranno visitabili gratuitamente il sabato e la domenica secondo gli orari stabiliti per ciascun monumento. Francesca Cardia