Megna (Pd) attacca l'amministrazione: «Assemblea ancora una volta trascurata»
Dibattito sul “Plus”, documento accettato con riserva
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«Efficienza ed efficacia». Susanna Orrù, assessore comunale ai Servizi sociali, descrive in questo modo il principio che ha guidato la redazione del Plus, Piano locale unitario dei servizi, che, ieri sera, è stato presentato e discusso durante il consiglio di Pirri. L'assemblea ha accettato di buon grado il documento di programmazione, anche se ha sottolineato la necessità di un maggiore coinvolgimento nelle modifiche che, assicura l'assessore, potranno essere apportate nel corso del tempo.
NUOVA FILOSOFIA «Il piano è frutto di una grande partecipazione a fronte di tantissimi incontri». Susanna Orrù, apprezza i passaggi che hanno portato alla nascita del documento ma sottolinea la «mancanza dei pareri da parte dei cittadini, che sono i portatori di informazioni utili per migliorare i servizi». L'intervento della rappresentante della Giunta si concentra soprattutto sui principi generali del Piano e sulle novità che rappresenta: «La questione più significativa è la filosofia che ha guidato la stesura del Plus», spiega, «abbiamo fatto in modo che la persona fosse al centro di tutta la progettazione». La volontà, infatti, è il cambiamento di rotta che non «prevede più una visione orientata soltanto sull'assistenzialismo. Non dobbiamo soltanto pensare a erogare fondi, ma puntiamo a prenderci cura delle persone e realizzare piani personalizzati per rendere loro la dignità». L'assessore, affinché sia più chiara la posizione dell'amministrazione comunale, riporta alcuni esempi e spiega: «Per quanto riguarda i minori, la tendenza è quella di sviluppare maggiormente il settore degli affidi piuttosto che l'inserimento nelle case famiglia. In questo modo oltre la tutela del bambino, si ottiene anche un maggiore risparmio economico». Dai bambini agli anziani, che potranno trovare sistemazione in quelle che «si chiameranno case di accoglienza e non di riposo. Questa differenza punta alla valorizzazione di una risorsa sociale come quella delle persone anziane che possono avere così un invecchiamento attivo».
COLLABORAZIONE Il documento prevede di mettere a sistema tutti gli interventi socio-sanitari sul territorio, coinvolgendo diverse istituzioni. Ci sono ancora dei ritardi come specifica l'assessore Orrù: «Purtroppo sussiste ancora una suddivisione tra le attività della Provincia, della Asl e del Comune. Questo perché arriviamo da un periodo in cui le azioni non sono state sistemiche. Adesso la volontà è quella di lavorare per l'unità di intenti perché, in questo modo, riusciremo anche ad avere un buon risparmio economico, che per un'amministrazione è sempre un buon risultato».
MAGGIORE COINVOLGIMENTO Dopo l'intervento di Susanna Orrù, la parola passa all'assemblea. Il primo a parlare è Maurizio Megna (Pd), presidente della commissione Politiche sociali di Pirri, che senza risparmiare la polemica dice: «Abbiamo letto e analizzato il Plus, è un buon documento ma purtroppo devo evidenziare che un'altra volta la nostra assemblea è stata trascurata». Megna motiva il suo malessere e spiega: «Durante gli incontri che sono stati fatti per scrivere il documento, non ho potuto presentare alcuni progetti per Pirri, come il centro diurno per l'Alzheimer e il centro di ascolto. Probabilmente continuiamo a essere considerati una realtà distante. Evidentemente il Plus è stato fatto a nostra insaputa». Sulla volontà di riprendere la collaborazione, Megna invita l'assessore a «accettare il lavoro che il consiglio di Pirri svolge per aiutare l'amministrazione comunale».
IL CONSIGLIO I consiglieri intervengono per commentare il documento. Salvatore Cuboni (Pdl) lo apprezza ma avanza una richiesta: «Considerare la quota di 800 euro per calcolare la soglia minima di povertà». Giorgio Cabras (Sel) dichiara: «Spero che saremo chiamati a migliorare il documento, e apprezziamo l'opportunità di avere un'integrazione sociosanitaria». La Orrù riprende la parola per rispondere alle richieste dei consiglieri e sulla mancata comunicazione ammette: «Qualora ci sia stato un difetto di informazione è necessario risolvere il problema, perché il Plus ha bisogno del contributo di tutti».
Matteo Sau