Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Imu, Irpef, carburante e Iva i conti in rosso per i cagliaritani

Fonte: Sardegna Quotidiano
20 aprile 2012

Fisco

 

LO STUDIO Sel ha analizzato gli effetti dei provvedimenti decisi dal governo sulle tasche di una coppia “benestante ” con un figlio Crolla il potere d’acquisto: anche la pizza diventa un lusso

Lui ha intorno ai 35 anni e un buon lavoro a tempo pieno e indeterminato da 1200 euro al mese, è pendolare, ma per questo ha comprato un’auto diesel. Ogni sera torna a casa da lei, posto fisso da impiegata per 1150 euro al mese, che lo aspetta davanti alla tv assieme al bambino di quasi sette anni, iscritto ad una scuola elementare pubblica. Lui e lei vivono in una casa da 90 metri quadri per la quale sono riusciti ad ottenere un mutuo trentennale a tasso agevolato. Stanno in uno dei 16 comuni dell’area metropolitana di Cagliari e, visti i tempi, non sono certo una coppia normale. Anzi, con la disoccupazione ormai oltre il 13 per cento e la precarizzazione spinta del mercato del lavoro, i due giovani sono fortunati. Eppure, persino per loro il futuro si annuncia tutt’altro che roseo. «Abbiamo voluto simulare l’impatto della manovra Monti proprio su una famiglia benestante, per sottolineare gli effetti recessivi che le misure prese dal governo avranno sull ’intero tessuto sociale», spiega Francesco Agus, di Sinistra, Ecologia e Libertà Cagliari. Lo studio presentato ieri da Sel, dimostra che tra Imu, nuova Irpef e aumenti delle accise sui carburanti, la “spesa manovrabile” di una famiglia benestante potrebbe ridursi fino al 17 per cento rispetto al 2011. «Significa che chi finora ha speso per una pizza il fine settimana e un biglietto del cinema ogni tanto d’ora in avanti non potrà più permetterselo. Con tutte le ripercussioni su chi quei servizi li vende», spiega Agus.

LE CIFRE DELLA STANGATA La famiglia considerata da Sel fa i conti innanzitutto con il costo dei carburanti. Il diesel è aumentato da 1,35 euro al litro del marzo 2011 a quota 1,72 del mese scorso, la benzina è salita fino a 1,79 al litro dall’1,45 dello scorso anno: è il risultato della crescita del prezzo dei prodotti petroliferi e degli 11 centesimi di accise introdotte nell’ultima manovra. «Se ipotizziamo un consumo di 10mila chilometri per l’auto a benzina di lei e 15mila per quella diesel di lui, il costo del carburante annuo è di circa 618 euro», spiega Agus. Ma la vera botta per la famiglia arriva dall’au - mento dell’Iva al 23 per cento, dalla nuova Irpef, e dall’introduzione dell’Imu. «L’Irpef regionale è stata aumentata dal governo dello 0,33 per cento, il che significa 119 euro in meno per i due coniugi», continua Agus. L’Irpef comunale invece può aumentare tra lo 0,3 e lo 0,4 a seconda delle politiche dei diversi centri. «Cagliari, in controtendenza, userà scaglioni progressivi: nel capoluogo la famiglia campione risparmierebbe circa 20 euro, vivendo in un altro comune che opti per lo 0,3 in più, perderebbe altri 108 euro», dice Agus. Sull’Imu, invece poche differenze. «Per coprire parte dei tagli governativi, l’amministrazione del capoluogo imporrà il 5 per mille sulla prima casa: per la famiglia significano 506 euro». Totale: circa 1500 euro in meno solo di tasse, il 5 per cento del reddito. «Siamo preoccupati, il governo continua a vedere i Comuni come vacche da mungere e a portare avanti una politica suicida fatta sulla base dei modelli teorici», conclude Sergio Mascia capogruppo di Sel in consiglio comunale, «i professori lascino stare i modelli e guardino alla realtà della vita delle famiglie». Michele Salis

IN MUNICIPIO I TAGLI DEL GOVERNO MASCIA: «FATTO IL POSSIBILE »

«Il Comune ha fatto il possibile di fronte al taglio di 30 milioni da parte del governo». Sergio Mascia, capogruppo di Sel, difende le scelte dell’amministrazione Zedda su Imu e Irpef. Le decisioni della giunta di centrosinstra sono state illustrate qualche giorno fa dal sindaco e dall’assessore al Bilancio Gabor Pinna: dall’Irpef sono esentati i redditi sotto i 10mila euro, l’aliquota Imu è allo 0,5 per mille sulla prima casa e del 9,6 per la seconda, con ulteriori aggravi per le seconde case sfitte.