A partire dal 5 maggio prossimo sarà possibile visitare le maggiori testimonianze storiche della Sardegna
IL CALENDARIO
beni culturali
Sono 48 i comuni che aderiscono alla sedicesima edizione di un’iniziativa che ogni anno vede moltiplicato il numero dei partecipanti
yy Monumenti aperti. Questi gli appuntamenti di maggio. Il 5 e 6 a Cagliari, Sassari e Settimo S.Pietro. Il 12 e 13 è il turno di Alghero, Calasetta, Capoterra, Carbonia, Oristano, Quartu, Sant’Antioco, Villacidro. il 19 e 20 a Carloforte, Iglesias, Sanluri, Santa Giusta e Sestu. il 26e 27: Arbus, Buggerru, Dolianova, Fluminimaggiore, Gonnesa, S.Gavino, Sardara, Serdiana, Soleminis, Telti e Villanovafranca. A Giugno. Il 2 e 3 a Porto Torres, Siddi e Teulada. il 29 e 30 settembre Gavoi e S. Giovanni Suergiu.Ad ottobre, il 13 e 14: Gesico, Guamaggiore, Guasila, Ortacesus, Pimentel, Sadali, Selegas, Senorbì, Siurgus Donigala e Suelli. Il 20 e 21 Berchidda, Monserrato e Seui. Il 27 e 28: Bosa, Olbia e Sinnai. Informazioni utili sul sito www.monumentiaperti.com.
di Walter Porcedda Antiche chiese, mosaici di epoca romana, necropoli puniche e castelli. Ma anche percorsi naturalistici e paesaggistici. Itinerari a tema per scoprire le ricchezze dei beni culturali della Sardegna: un patrimonio immenso e, in larga parte, sconosciuto agli stessi sardi ai quali in prima istanza si rivolge “Monumenti aperti”, la straordinaria manifestazione che apre letteralmente le porte dei tesori dell’isola, giunta questo anno alla sua sedicesima edizione. Una rassegna che – presentata ieri nei locali dell’assessorato regionale al turismo – è cresciuta in qualità e quantità di offerta. Sembra trascorso un secolo dalla prima e pioneristica volta. Anno di nascita 1997, nel capoluogo regionale, per iniziativa delle associazioni Ipogeo e Imago Mundi e il Comune di Cagliari. Fu un successo incredibile di pubblico tanto che da lì a breve, tre anni dopo, nel 2000, per volontà del Comitato scientifico della rassegna e dell’assessorato regionale al turismo, la manifestazione assunse una dimensione regionale. Con risultati sempre più importanti e novità da segnalare. Come la riapertura del colle di Tuvixeddu e della sua necropoli, la più importante del Mediterraneo, che dal 5 e 6 maggio, giorni di avvio di “Monumenti aperti”, grazie a un nulla osta dell’autorità giudiziaria (l’area è infatti sotto sequestro) torna a pieno titolo, dopo sei anni di assenza, nel novero degli itinerari più prestigiosi. Ma tante sono le sorpresedentro il calendario di appuntamenti che rotolerà sino al mese di ottobre e – novità da sottolineare – si svolgerà in tutte le otto province sarde. I comuni interessati sono diventati 48. Tra questi le new entry Berchidda, Santa Giusta, San Gavino, Buggerru e Siddi. Ventidue i comuni della provincia di Cagliari, nove di Carbonia/Iglesias, 6 del Medio Campidano, 4 di Sassari, 3 di Oristano, 2 di Olbia e 1 dell’Ogliastra. Per capire meglio le dimensioni della rassegna ecco i numeri della scorsa edizione: 250 mila visitatori, 530 beni culturali visitati nei 35 comuni partecipanti. A guidare i visitatori un esercito di volontari, oltre diecimila, formato da studenti (circa la metà) e dai membri di 209 associazioni e 26 istituzioni. Per il settimo anno consecutivo la manifestazione ha ricevuto l’adesione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha inviato una lettera di auguri destinandole anche, come premio di rappresentanza, una medaglia celebrativa, la quarta in ordine di tempo. “Monumenti aperti” d’altra parte è una formidabile occasione di conoscenza ma anche un invito al turismo intelligente dove “mettiamo in mostra i nostri gioielli – ha detto l’assessore Luigi Crisponi – con l’obiettivo di far raccontare a ciascun paese la propria storia”. E a proposito di gioielli da mostrare, non ci sarà solo il futuro parco di Tuvixeddu. Proprio il 5 e 6 maggio – a fare da battistrada saranno i comuni di Cagliari, Sassari e Sant’Antioco – si potrà visitare il Castello aragonese di Sassari oggetto di lunghi lavori di scavo e restauro, mentre a Settimo sarà esposto per la prima volta il tesoro della Chiesa ed è annunciata per il 28 giugno il ritorno di un’antica processione dal paese a una polla d’acqua accanto a una domus de janas. A Porto Torres si programma la visita all’isola dell’Asinara e agli ultimi ritrovamenti di nuovi preziosi mosaici romani. La matricola Berchidda invece pensa a originali percorsi enogastronomici con appuntamenti musicali in collaborazione con Time in jazz preparatori della celebrazione del centenario della banda comunale (il prossimo anno). Olbia rivelerà ai visitatori gli scavi di San Simplicio e il tempio di Cerere e mostrerà le tre navi, due romane e una medioevale, custodite nel museo cittadino. Tra le curiosità imperdibili c’è il radiotelescopio di San Basilio mentre Carbonia prepara originali appuntamenti con la performing art. Iglesias apre le porte del Cinema Elettra, chiuso da venti anni e delle torri restaurate all’interno delle mura pisane. A Quartu riapre Sa Dom’e farra e il Monte Granatico e, infine a Santa Giusta imperdibile novità, la visita alla magnifica Cattedrale. ©RIPRODUZIONE RISERVATA