Provincia
Cagliari Fame di cultura. Nel senso che Cagliari chiede e frequenta teatri, concerti e musei. Ma anche pochi fondi per continuare ad alimentare l'appetito. Risultato? Istituzioni a volte costrette a dire no e associazioni culturali in affanno. È quanto emerso dai lavori degli Stati generali della Cultura, convocati dalla Provincia per fare il punto della situazione nella battaglia contro i tagli. «Una situazione- ha detto l'assessore alla Cultura Francesco Siciliano: riferendosi anche all'ipotesi commissariamento dell'ente intermedio a pochi mesi dall'uscita di scena dell'ex presidente Graziano Milia difficile dappertutto. Ma accentuata in Provincia: non abbiamo ancora un bilancio e, realmente, non si sa davvero che cosa succederà domani. Sicuramente dobbiamo riflettere sul fatto che il sistema di contribuzioni alle associazioni, considerate le ristrettezze economiche, deve essere rivisto. È importante fare rete, trovare il modo di rimanere uniti. E puntare sull'identità. Si può e si deve investire sulla cultura». I cagliaritani rispondono. Importante in questa direzione la testimonianza del Soprintendente ai Beni archeologici Marco Minoja: «Rispetto al 2011– ha detto – abbiamo registrato al museo archeologico un incremento di ventimila visitatori. E i dati del primo trimestre del 2012 sembrano confermare la tendenza dell'anno precedente. La cultura è sicuramente motore di sviluppo e occasione di crescita per economia e occupazione». Da Legambiente è arrivato l'appello a puntare sempre di più sulla cultura del paesaggio, dell'ambiente e della storia. E intanto dai lavori una buona notizia con il via alla nuova biblioteca provinciale sulla cima di Monte Claro: l'inaugurazione della struttura è prevista per il 26 gennaio. La struttura sarà intitolata a Emilio Lussu. Stefano Ambu