SAN BENEDETTO
Saltato l’incontro di lunedì con gli operatori, l’assessore alle Attività produttive, Barbara Argiolas, a margine della riunione della commissione comunale, traccia la linea per il rilancio del mercato di San Bendetto. Dopo il faccia a faccia non andato in onda con i circa duecento commmercianti, il nuovo appuntamento è fissato per il prossimo mercoledì all’interno della struttura mercatale, insieme con i consiglieri della commissione Attività produttive. I lavoratori del mercato lamentano una serie penalizzazioni e non sono pochi i fronti aperti: dal pagamento delle bollette dell’acqua (al contrario di quanto accade nel resto dei mercati cittadini), al potenziamento della rete wireless per gli acquisti online. Barbara Argiolas spiega la linea di azione del Municipio: «La ristrutturazione esterna del mercato di San Benedetto partirà a breve e con l’assessorato stiamo definendo gli ultimi dettagli». «Ma - spiega l’assesso - re della Giunta Zedda - è impensabile che il Comune paghi il consumo dell’acqua ». «Al contrario - aggiunge la Argiolas - ci stiamo organizzando perché la paghino anche tutti altri operatori che lavorano all’interno degli altri mercati comunali». Discorso a parte meritano le aree: «Parte della documentazione sarà pronta per la fine del mese prossimo ma quando incominceranno i lavori per la ristrutturazione delle pareti esterne, dovremo trovare una nuova postazione per tutte le bancarelle». L’ipotesi è quella della galleria esterna, ma in ogni caso l’attuale amministrazione ci tiene a precisare che il progetto per i lavori al mercato è in eredità dalla precedente consiliatura. «Intervenire per gli acquisti on line? Non posso dire nulla - risponde l’assessore alle Attività produttive - ma è evidente che non competono al Comune ma agli operatori privati». Per quanto riguarda le aperture serali a San Benedetto, Barbara Argiolas chiede più coraggio ai commercianti e chiude con i complimenti «all’unica cooperativa di ricciai che lavora dentro il mercato». «Hanno creduto nell’intuito del Comune - conclude l’assessore - e vendono con successo il prodotto, preparando la polpa di riccio in un laboratorio che ha avuto l’ok della Asl». P. R.