Via San Saturnino
Una ragazza ucraina di 23 anni e il suo bambino di appena un mese: se li sono trovati davanti ieri mattina gli agenti della polizia municipale e quelli delle Volanti, che ieri sono intervenuti nell’edificio dell’ex provveditorato di via Sonnino, dopo che era stata segnalata la presenza di abusivi all’interno dello stabile. Madre e figlio, stando a quanto raccontato, avevano sfondato un ingresso murato dell’edificio assieme al compagno sardo di lei. Che ieri mattina non era presente all’arrivo della polizia. In via San Saturnino c’erano anche gli assistenti sociali del Comune, pronti a dare una mano alla ragazza e alla sua creatura. Ma lei ha rifiutato ogni aiuto, sostenendo di avere già un alloggio alternativo nel quale trasferirsi. Lo sgombero, richiesto dall’a m m i n istratore della società proprietaria dell’immobile, è stato effettuato senza che si sia registrata alcuna tensione. La giovane è andata via col bambino senza opporre alcuna resistenza. Con l’episodio di ieri sembrava di essere ritornati a scene che in via San Saturnino, sotto il Terrapieno, non si vedevano da tempo. Per tanti anni l’ex provveditorato era stato occupato abusivamente da numerose famiglie in cerca di un tetto. Poi lo sgombero collettivo: tutti gli ingressi sono stati murati dagli operai della Provincia, ente che fino a qualche tempo fa era proprietario dell’intero immobile. Poi la decisione di metterlo sul mercato: il prezzo di vendita si aggirerebbe intorno al milione e mezzo di euro. La proprietà era passata nelle mani di un imprenditore che ha acquistato e ristrutturato, negli ultimi anni, gli immobili di mezza Villanova, dopo aver abbandonato le avventure editoriali: il padrone era diventato Nichi Grauso.