Molentargius
Per risolvere i problemi del Parco deve intervenire la Regione: «Qui soldi non ce ne sono, le risorse sono al minimo. Ho inviato una lettera in viale Trento, affinché si occupi di Molentargius ». Mauro Contini, sindaco di Quartu e presidente dell’ente, ieri mattina si è avvicinato a parlare con i precari che da due settimane occupano la sede dell’organismo di gestione dell’ente: il contratto di 21 di loro è scaduto il 31 marzo e non è stato rinnovato. Ma adesso non accettano di essere messi alla porta, all’improvviso, dopo che per anni hanno contribuito allo sviluppo dell’area e alla sua tutela. senza il loro lavoro, dicono, a Molentargius è altissimo il rischio di disastro ambientale e di fallimento della nidificazione dei fenicotteri, vera attrattiva dell’area umida. Ieri a fine mattinata aspettavano gli esiti della riunione dell’assemblea del parco, presieduta da Contini, alla quale hanno partecipato Massimo Zedda, Ignazio Tolu (assessore provinciale all’Ambiente) e Gianfranco Cappai (sindaco di Selargius). Assente la Regione, che doveva essere rappresentata dall’assessore all’Ambiente Giorgio Oppi, che però ha disertato l’appuntamento. L’incontro si è concluso con una promessa: vediamo cosa si può fare, è il messaggio finale, per cercare di reinserirvi. Niente di più. E mentre ieri si siscuteva nell’edificio sali Scelti, a Roma il deputato del Pdl Mauro Pili presentava un’inter - rogazione al ministro all’Ambiente Clini: «Lo Stato italiano, insieme alla Regione e ai comuni competenti», ha detto l’ex presidente della Regione, «ha assunto degli obblighi internazionali sul parco del Molentargius non derogabili e non rinviabili. Occorre fare di tutto per onorarli e per rilanciare il grande valore del compendio naturalistico. A partire dalla stabilizzazione dei lavoratori che operano sin dal primo giorno nell’ambito dell’area » .