Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Cagliari emigra a Quartu

Fonte: L'Unione Sarda
19 aprile 2012

 

Bozza all'esame del Consiglio di via Porcu, canone di 20mila euro all'anno
 

In sedici pagine l'intesa fra il Comune e la società
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Addio, Sant'Elia. Il Cagliari Calcio e il Comune di Quartu stanno firmando la convenzione che sancisce il trasferimento delle partite nell'impianto di Is Arenas per il campionato di serie A 2012 - 2013. Alla bozza, sedici pagine che contengono i trenta articoli dell'intesa, mancano solo le firme del sindaco Mauro Contini e del presidente della società rossoblù, Massimo Cellino.
Il documento è da ieri nelle mani dei capigruppo della maggioranza in Consiglio, a Quartu, primo passo che anticipa l'approdo della bozza in commissione e quindi l'ultimo ostacolo, il voto dell'aula di via Eligio Porcu. Ostacolo decisamente superabile, vista la maggioranza compatta che appoggia Contini.
I termini dell'intesa sono chiari: il Cagliari, versando 20 mila euro all'anno al Comune di Quartu, si prende un impianto che oggi potrebbe ospitare al massimo una partita di dilettanti e lo trasforma in uno stadio pronto per la serie A. A sue spese, sia chiaro, con il trasporto e il montaggio delle tribune metalliche che oggi circondano il manto erboso del Sant'Elia. E non solo.
 

LO SCENARIO Si deve fare in fretta, perché il prossimo campionato di serie A (è permesso fare gli scongiuri, per chi ci crede) comincerà alla fine di agosto e i lavori stanno cominciando. Contini e Cellino si sono trovati d'accordo subito: oggi, passaggi politici a parte, è comunque necessaria un'accelerazione che consenta almeno di proporre, alla fine di agosto, un impianto ben avviato. Perché il Cagliari, che entro il 30 giugno deve iscriversi al torneo e comunicare alla Lega di Serie A su quale campo intende giocare la gare interne, al 99 per cento indicherà il “Rocco” di Trieste. Cellino si augura di non dover proseguire in questa trasferta forzata lontano da casa, ma cautelarsi è un obbligo al quale la società di viale La Playa non può rinunciare.
 

L'INTESA Il Cagliari dovrà giocare per almeno tre anni a Is Arenas, dovrà sostenere tutte le spese per la realizzazione dello stadio (tribune, prato e tutte le strutture che servono per un impianto di serie A) pagando un canone - 20 mila euro all'anno) che il Comune destinerà per garantire la sicurezza e la viabilità in occasione delle gare di campionato.
Se il Comune potrà utilizzare il nuovo Is Arenas per manifestazioni sportive o di spettacolo, al Cagliari spetta il compito di realizzarlo: le Curve e i Distinti saranno trasferite da Sant'Elia a Is Arenas, mentre la tribuna centrale (da 3750 posti) sarà quella prevista per la Karalis Arena. Le tribune saranno collocate sulla pista di atletica, l'unica presente a Quartu, e sarà il Comune a pensare alle formalità burocratiche. Per Quartu ci saranno «positive ricadute sociali ed economiche», si legge nella bozza di accordo. Cagliari perde il Cagliari, adesso sembra tutto vero.
Enrico Pilia