Rifiuti
COMUNE L’assessore ai Servizi tecnologici Leo nell’audizione in commissione conferma il ritardo: «Una nuova normativa allunga i tempi per il bando ma riusciremo a portare a termine la gara»
Slitta all’autunno l’avvio della gara per la gestione dei rifiuti e per il servizio di ritiro porta a porta. Lo scorso ottobre, l’assessore comunale ai Servizi tecnologici, Pierluigi Leo, aveva promesso «tempi rapidi» e assicurato che «gli uffici comunali intenti a preparare gli atti di gara». La dichiarazione era arrivata nel corso della presentazione della “giornata del riciclo degli imballaggi”. A sei mesi di distanza dall’annuncio, non arriva ancora nessun segnale dagli uffici di palazzo Bacaredda. Anzi. A fine marzo è stata emanata la nuova normativa nazionale sulla libera concorrenza. Gli enti locali con più di diecimila abitanti che bandiscono una gara pubblica per affidare un servizio a privati, sono obbligati a fare prima un’istruttoria. Tradotto: prima di far partire la gara, il Comune è costretto a capire se è meglio realizzare un’opera di tasca propria o lasciarla all’intrapresa del privato. È questo il motivo per il quale il documento per la gestione e smaltimento dei rifiuti resterà chiuso nel cassetto dell’assessorato ai Servizi tecnologici almeno fino a settembre. Intanto in città continuano a essere smaltiti anche i rifiuti dell’area vasta, con la percentuale di riciclo ancora distante dalla soglia del 65 per cento, stabilita dalla legge nazionale e delle normative regionali in materia. L’asses - sore Pierluigi Leo, nel corso dell’au - dizione nella commissione comunale, allarga metaforicamente le braccia, ma avvisa che il lavoro cominciato sarà portato a termine. «Stiamo lavorando - assicura l’assessore - perché si possa partire con la gara in autunno, la nuova normativa nazionale obbliga il Comune a fare un’istruttoria sull’affidamento dei lavori ai privati, prima di bandire la gara pubblica». «Stiamo lavorando alacremente - spiega l’assessore dell’Idv nella Giunta Zedda - ma le novità legislative rappresentanto un ulteriore passaggio amministrativo al quale, è evidente, non possiamo sottrarci in alcun modo». Nel corso della riunione del parlamentino municipale, l’assessore comunale ai Servizi tecnologici, illustra la situazione sullo smaltimento dei rifiuti in città. «Dobbiamo mettere nel conto i consistenti quantitativi che vengono scaricati nei cassonetti della città, da cittadini residenti nei paesi dell’hinterland », argomenta Leo. «Ricordo a tal proposito - conclude l’assessore - che ogni giorno entrano a Cagliari 185mila auto e essendo città capoluogo della Regione sono numerose le strutture complesse e di grandi dimensioni come ospedali e caserme, con evidenti ricadute in termini di costi per raccolta e smaltimento». La raccolta porta a porta, cavallo di battaglia di Leo, fin dal suo insediamento alla guida dei Servizi tecnologici non procede a ritmi spediti ma l’assessore è sicuro di vincere la sfida sui rifiuti urbani: «Presto ci sarà la raccolta porta a porta e raggiungeremo gli standard che ci richiede lo Stato e la Regione, con il massimo della differenziazione, che vuol dire risparmi per i cittadini e migliori politiche ambientali». «Appena stileremo l’istruttoria - conclude Leo - predisporremo gli atti di gara per partire con il bando, la cifra per la gestione del privato (durata massima nove anni) è di circa trecento milioni di euro. Paolo Rapeanu