Ieri
 

Difficile dire se si trattasse di edificio pubblico o privato: quel che è certo, al momento, è che si tratta di un tassello aggiunto a questa «città romana in progress, di cui nessuno può dire di conoscerne i confini».
È stata presentata ieri l'area archeologica di viale Trieste 105 sotto il palazzo dell'assessorato al Turismo della Regione: ben visibili resistono al tempo e all'umidità pavimenti in cocciopesto, un lacerto di mosaico policromo databile al quarto secolo d. C., mura in calcare e arenaria e una cisterna, successiva all'edificio, di forma longitudinale e ripartita in tre piani. Soddisfatto il soprintendente ai Beni Archeologici Marco Minoja, che ipotizza «un circuito archeologico di alto livello in città, includendo anche Tuvixeddu oltre alla villa di Tigellio e all'Anfiteatro».
La scoperta del sito risale all'86, anno in cui si iniziarono gli scavi per costruire il palazzo, ma è solo dal 2010 che i lavori di conservazione hanno avuto inizio. Il passo successivo saranno le opere di valorizzazione, per rendere il sito fruibile a tutti i visitatori.
Michela Seu