In città sono circa seimila gli immigrati regolari che lavorano e producono. Per un totale di 186 nazionalità: nello stesso tempo, però, questa popolazione che vive e produce a Cagliari è cittadina a metà, visto che non può votare. Da qui la proposta della giunta comunale di predisporre una consulta degli immigrati discussa ieri sera in assemblea municipale. «Sino ad ora - spiega Fabrizio Rodin, presidente della commissione consiliare alle Politiche sociali - c’erano in Comune solo due di questi organismi: per gli anziani e i disabili. Ma basati sulla presenza delle associazioni. Il nostro obiettivo è quello dare un organismo di rappresentanza che abbia una funzione reale». Per ottenere questo obiettivo l’amministrazione comunale ha proposto una consulta i cui rappresentanti dovranno essere eletti da chi, extracomunitario, è residente in città ma non ha la cittadinanza, quindi non può votare. «Si tratterà di un organismo con valore consultivo, ma con funzioni propositive - precisa Rodin - non una consulta che si riunisce solo se interpellata, ma che propone autonomamente».