Pochi parcheggi per i residenti
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«Non sappiamo più dove possiamo parcheggiare la macchina». Il disperato appello arriva dalle persone che vivono nelle strade che fanno parte della zona pedonale di Villanova, e che cominciano a dover fare i conti con il cambiamento delle proprie abitudini giornaliere. Se alla pedonalizzazione ci si adegua, la difficoltà a trovare parcheggio, a prescindere dalla distanza dalla propria abitazione, è decisamente aumentata. È una questione esclusivamente numerica: le macchine che sostavano nelle strade, oramai transitabili solo per le operazioni di carico e scarico, si riversano all'interno della zona non pedonale andando così a incrementare il numero di vetture che devono accaparrarsi il parcheggio giallo riservato ai residenti.
DIFFICOLTÀ «Da quando è entrata in vigore la zona pedonale, noi che abitiamo in queste strade, non sappiamo più dove andare a parcheggiare la macchina». Sono le parole di Roberta Gessa, residente in via Piccioni, una voce all'interno di un ampio coro del malessere. La sensazione è quella dell'imposizione come spiega Angelo Murenu: «Da anni, abbiamo chiesto che, assieme alla pedonalizzazione, venisse garantito anche il parcheggio. Nonostante le numerose promesse, ancora non si vede nulla di concreto». Il problema poi diventa anche di carattere economico perché «non tutti hanno la possibilità», continua Murenu, «di spendere 55 euro al mese per parcheggiare in viale Regina Margherita».
IL DESERTO Il sentimento più diffuso è la desolazione. Le strade pedonali, sulle quali si affacciano principalmente abitazioni, sono deserte come afferma Raffaele Marras: «Oggi via San Giovanni era desolata. Una cosa che raramente mi è capitato di vedere. Anche i pochi esercizi commerciali presenti, rischiano di finire nel dimenticatoio».
ALTERNATIVE L'utilizzo del mezzo pubblico all'interno del quartiere, ipotesi però ancora remota, secondo Amedeo Aresu, residente nel quartiere da una vita, «rappresenterebbe un palliativo almeno per i pensionati. Sicuramente non un rimedio». Infine, Angelo Murenu propone un'alternativa e spiega: «Un'idea potrebbe essere quella di fornire ai residenti un tot di pass per poter permettere l'accesso anche ai nostri familiari. Aggiungo anche che sarebbe il caso di incentivare la vigilanza notturna».
Matteo Sau