Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Via Di Benedetto, reggenza a Serci

Fonte: Sardegna Quotidiano
17 aprile 2012

Lirico

 

TEATRO Ora è ufficiale: il sovrintendente ha lasciato l’incarico con una buonuscita di 135mila euro, un anno di stipendio Per il successore servirà un bando, poteri al membro del Cda

È ufficiale, dopo la riunione del cda di ieri: fuori Gennaro Di Benedetto, Oscar Serci sarà il traghettatore in attesa del nuovo sovrintendente del Lirico, che dovrebbe arrivare attraverso una selezione pubblica per titoli e curricula. Serci è stato delegato dal consiglio d’amministrazione, durerà in carica solo tre mesi e non riceverà alcun compenso. Sarà affiancato da un direttore artistico, ma per il momento non si sa neanche quando verrà nominato. Si è chiusa così la lunghissima partita per “la rescissione consensuale ” del contratto del numero uno di via Sant’Alenixedda. Che aveva visto opporsi in un duro braccio di ferro il consiglio d’amministrazio - ne guidato dal sindaco Massimo Zedda, e i sindacati che volevano la testa di Di Benedetto. La lotta era stata senza esclusione di colpi, segnata da tre giornate di sciopero, (cosa mai vista tra le poltrone di velluto del teatro) che avevano mandato a monte alcuni concerti già programmati. Alla fine, Di Benedetto va via con una buonuscita che dovrebbe essere pari ad un anno di stipendio, 135 mila euro, così come stabilito nella riunione di ieri sera del consiglio d’amministrazio - ne. Che seguiva di appena tre giorni l’altro vertice di venerdì, finito però con una fumata nera per il cambio atteso al timone del Lirico. A questo punto dovrebbe arrivare la svolta per il teatro. I sindacati lo chiedono da tempo a gran voce, insieme ad un direttore artistico che faccia rientrare la Fondazione nei giusti binari. Il tempo è ormai agli sgoccioli e serve riprogrammare in tempi rapidissimi il decentramento, cioè il tour dell’orchestra del teatro in giro per la Sardegna e le nuove produzioni. Mosse essenziali per non vedere ridotto il Fus (fondo unico per lo spettacolo) e il finanziamento regionale. Intanto le casse del Lirico, stremate da un buco da profondo rosso, hanno per il momento trovato pace con il finanziamento della regione di circa nove milioni di euro e con il mutuo di 500 mila euro. Intanto il bilancio è stato approvato nello scorso vertice di venerdì: è in attivo per circa due milioni e trecentomila euro. Ma come spiega Massimiliano Cecalotti, dell’Usb, unione sindacale di base, «si fa presto se si tagliano gli stipendi dei dipendenti insieme alle nuove produzioni: solo 100 pezzi nella prossima stagione lirico-sinfonica, una riduzione drastica del 50% rispetto allo scorso anno». Insomma tutto sarà pronto per la nuova guida del teatro. «Basta che si faccia in fretta », continua ancora il rappresentante sindacale, «serve un nuovo direttore artistico per far andare avanti il teatro. Siamo mesi in attesa e nel frattempo ci sono grossi problemi». I più preoccupanti riguardano la manutenzione degli impianti, ferma da tempo, e il pagamento dei fornitori che non vedono un euro da diversi mesi. Ma sotto accusa anche la decurtazione, cospicua, delle mensilità dei lavoratori. «Ci auguriamo che sia una scelta temporanea», avverte Cecalotti, «nel giro di un anno abbiamo perso premio di produzione e la voce sui futuri miglioramenti». Francesca Ortalli