TEATRO. La nomina
Sarà Oscar Serci a guidare temporaneamente il Teatro Lirico. Sessantuno anni, direttore del Cacip (il consorzio industriale della provincia), amministratore delegato del Tecnocasic (l'impianto di smaltimento dei rifiuti) e consigliere d'amministrazione della Fondazione come rappresentante del ministero dei Beni culturali: su di lui hanno concordato tutti i sei colleghi del cda, più il presidente del Lirico, il sindaco Massimo Zedda. La delibera firmata ieri sera alle 21,30, dopo circa due ore e mezza di riunione, dà incarico a Serci, che come consigliere rappresenta il ministero per i Beni e attività culturali, di governare il Teatro per tre mesi. Periodo in cui, è specificato, non percepirà nemmeno un euro di stipendio.
MANDATO A TERMINE Infatti, nonostante il cda gli abbia proposto un compenso, Serci si è rifiutato categoricamente, «per l'attaccamento alla Fondazione e per le sue condizioni economico-finanziarie», come ha detto ai suoi colleghi e come è scritto nella delibera. Dunque il consigliere già da oggi probabilmente chiederà l'aspettativa da Cacip e Tecnocasic. L'impegno che l'attende al Lirico, seppur temporaneo, sarà gravoso. Non a caso verrà affiancato un consulente artistico, che il cda nominerà al massimo entro la fine della prossima settimana.
A Serci, invece, spetterà la parte più contabile della gestione. Un incarico non nuovo per il consigliere, visto che già due anni fa prese in mano i bilanci del Teatro.
LA PROSSIMA SCELTA Per quanto riguarda la nomina del prossimo sovrintendente, con tutta probabilità si sceglierà la strada della “manifestazione d'interesse”. Una scelta che permette di dare maggiore trasparenza rispetto a una nomina diretta - che si può sempre fare, il cda infatti non è tenuto a scegliere il sovrintendente tra i “candidati” - e meno rigida rispetto a un bando pubblico, che prevede il rispetto di procedure più puntuali.
Mario Gottardi