Il suo gioco preferito è trotterellare con chi corre a San Michele: custodi inflessibili
Cancelli sbarrati per la mascotte del parco, è polemica
Ha sempre vissuto a San Michele. Rimasto ferito, una signora lo ha tenuto in casa per un mese. Ora al parco per lui non c'è più posto.
Questa è la storia di Peppe, cane che vuole correre al parco San Michele ma non può. E per questo è triste. Come Forrest Gump, Peppe dava un senso alle sue giornate correndo. Gli piace tanto, infatti, trotterellare nel parco del Colle insieme al gruppo di persone che fa jogging alle sette del mattino. Ha corso con loro per due anni, poi a causa di un brutto incidente ha dovuto smettere. Qualche mese di cure e si è rimesso in moto. Di nuovo al Colle con i suoi amici, ma la settimana scorsa una brutta sorpresa: «Il cane non può entrare nel giardino di San Michele, è vietato», sono state le parole del custode. Ma gli amici di Peppe rispondono: «Quella è la sua casa». E raccontano: «Nel 2003 è stato trovato abbandonato nel parco, era legato a un cancello con il fil di ferro. Dopo qualche giorno ha iniziato a mangiare e chiedere coccole», spiega Maria Rosaria Cau. «Viveva lì - prosegue Cau - e ogni mattina si univa al mio gruppo per correre. Era il cucciolo di tutti, buono e simpatico. Un giorno non saltò fuori dal suo solito nascondiglio e così abbiamo capito che era capitato qualcosa».
Il piccolo Peppe era stato investito e si era rifugiato in un anfratto del Colle, stava male. Si stava lasciando morire. Ma fortunatamente qualcuno dopo 20 giorni lo trovò: «Una corsa dal veterinario e un mese di cure», racconta Cau. «Non potevamo subito portarlo al parco, aveva bisogno di riprendersi bene, così decisi di tenerlo a casa. Ma leggevo una tristezza infinita nei suoi occhi e ho capito che dovevo portarlo nella sua vera casa, al Colle, almeno per correre». Era quello che il cucciolo voleva: «Appena Peppe va al parco è contento».
Incontra i suoi vecchi amici, per il gruppo che corre il pomeriggio si chiama Snoopy, per le signore della zona è Garibaldi, per altri Michelino. Ma ora il piccolo quattrozampe non può più entrare nel parco del Colle: «Il custode dice che è vietato, effettivamente sul cancello c'è un cartello che lo dice esplicitamente. Ma c'era anche quando Peppe viveva lì. Il mio errore è stato quello di ospitarlo a casa», spiega la nuova proprietaria. Gli amici del parco fanno tifo per il cagnetto, soprattutto Antonio Mureddu, che ogni giorno si preoccupa di cucinare una pappa speciale per il piccolo: «Lui è il cane del parco San Michele. Basta pensare che l'anno scorso si è perso a Marina Piccola e dopo due giorni di inutili ricerche l'abbiamo ritrovato a casa sua, al Colle». Ora è stato sfrattato. È triste. Vorrebbe correre ancora con gli amici delle sette.
FRANCESCA GHEZZO
05/10/2008