Dopo l'addio al Sant'Elia
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Il trasloco del Cagliari a Trieste divide i tassisti cagliaritani, anche se tutti sono d'accordo sul pesante calo d'affari generato dall'abbandono del Sant'Elia. Dopo la presa di posizione di Uritaxi, che ha ipotizzato uno sciopero, arriva la replica dell'Unione dei tassisti sardi. «Non è in programma alcuno sciopero» legato a questa vicenda né «per alcun altro motivo», scrive in una nota il presidente di Uts Marcello di Cesare. «Corrisponde al vero che i tassisti, come altre categorie, quali albergatori e ristoratori, sono stati danneggiati dalla decisione del presidente del Cagliari Massimo Cellino di far disputare le ultime partite casalinghe della stagione a Trieste». Ma, continua il comunicato, «non possiamo che respingere al mittente il maldestro tentativo di equiparare le responsabilità dello stesso Cellino a quelle del sindaco Massimo Zedda».
I rappresentanti di Uritaxi invece avevano parlato di possibile protesta con astensione dal lavoro perché «il Cagliari a Trieste è un dramma per la nostra categoria». Davanti al braccio di ferro tra Comune e società rossoblù «non ci schieriamo né da una parte né dall'altra, così come non c'interessa sapere di chi è la colpa. Ci interessa solo che il problema venga risolto in fretta e che il Cagliari torni a giocare in città. Non a Elmas o a Quartu».