Per i transalpini della Sardegna appuntamento domenica in piazza Deffenu
Corsa all'Eliseo, allestito un seggio: attesi in 600
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La febbre delle elezioni francesi si sente anche in città. Circa seicento transalpini residenti in Sardegna, infatti, sono pronti a votare per il rinnovo della presidenza della Repubblica, e lo faranno nel capoluogo, nella sede del consolato, in piazza Deffenu 9.
IL SEGGIO Il seggio rimarrà aperto domenica prossima dalle 8 alle 18, ininterrottamente, e a fare gli onori di casa ci penserà Andrea Dore, console onorario della Francia. «Possono votare - spiega - tutti i transalpini che hanno residenza in Sardegna e che sono iscritti alla sezione consolare dell'ambasciata». È comunque possibile votare anche per procura. «La commissione presente al seggio sarà formata da quattro membri - prosegue - due funzionari dell'ambasciata che provengono da Roma e altrettanti cittadini francesi residenti in Sardegna, che sono iscritti nelle liste».
IL COMUNE Fondamentale l'aiuto che è stato fornito dall'amministrazione cittadina, che ha dato in prestito una cabina elettorale in modo che i votanti possano esprimere la loro preferenza nel pieno rispetto delle regole: «Devo ringraziare il Comune - afferma Dore - perché ci ha subito messo a disposizione tutto ciò di cui avevamo bisogno e in modo gratuito. La cabina, addirittura, l'hanno portata loro in piazza Deffenu».
LA COMUNITÀ Dore stima in 600 i francesi con residenza nell'Isola, 400 quelli che abitano nel territorio compreso tra la provincia di Cagliari e quella di Oristano: «E sono perfettamente integrati, non ho mai avuto lamentele anche perché la tradizionale ospitalità sarda non è teorica, ma pratica. Sia i civili che i militari tornano da noi con molto piacere». La maggior parte dei residenti in città sono persone che si sono sposate con sardi, ma c'è anche chi è qua per motivi di lavoro: «E poi arrivano tanti turisti, la nostra è una terra apprezzata. Da quando sono venute meno alcune tappe del nord Africa molti hanno deciso di visitare la nostra terra».
IL CONSOLE Fra i compiti di Dore c'è quello di assistere i cittadini francesi, sia quelli residenti che coloro che sono in città solo di passaggio. È console da 22 anni, ma fra 3 anni e mezzo dovrà lasciare la carica per sopraggiunti limiti d'età: «E la cosa mi dispiace molto, sono fortemente legato al popolo transalpino».
I COMPITI È l'estate il periodo in cui il rappresentante della Francia lavora di più in qualità di console, ovviamente senza essere stipendiato: «Mi chiamano per i motivi più disparati: mi è capitato di assistere alcune persone che erano state arrestate, oppure di dover passare il Natale ad assistere in ospedale una donna che aveva partorito in nave».
Piercarlo Cicero