Comune
I PROGRAMMI L’amministrazione comunale presenta il piano per utilizzare gli spazi pubblici e strizzare l’occhio ai visitatori. Al Lazzaretto largo agli spettacoli per bambini e adolescenti
Dopo le polemiche scatenate dalle associazioni che occupano l'ex liceo artistico di piazza Dettori per aver ricevuto l'ordinanza di sfratto, ecco il piano per la cultura in città. Dai musei, ai parchi, dalle biblioteche a un portale tematico fino alle applicazione per i telefonini di ultima generazione, per mettere in rete l'offerta culturale cittadina. E ancora, tutte le idee dell'amministrazione comunale per sfruttare gli spazi cittadini destinati alla cultura. Questo e altro si trova nel documento del piano per le politiche culturali, studiato da Enrica Puggioni, assessore comunale alla Cultura, con Francesca Ghirra, presidente della commissione Cultura.
CULTURA E TURISMO Di sicuro cultura e turismo viaggiano di pari passo, e tra gli obiettivi dell'Amministrazione, emerge quello di fare cultura anche nei territori finora marginali, coinvolgendo imprenditori e cittadini. Il documento parla dell'arena concerti, una struttura pensata nello sterrato adiacente al parcheggio dello stadio Sant'Elia. Tra gli spazi citati c'è anche la scuola civica di musica, dove sono previste diverse attività: da quella didattica, a quella concertistica, ai progetti per coinvolgere i soggetti economicamente e socialmente svantaggiati. Inoltre, si vuole promuovere una programmazione stabile nell'ambito della danza contemporanea all'auditorium comunale, che andrebbe a integrare le attività del Teatro Lirico. Per quanto riguarda il teatro Massimo l'intenzione è quella di integrare meglio le attività di circuitazione di spettacoli. Mentre per i più piccoli il Lazzaretto é pensato come spazio culturale dedicato al mondo dell'infanzia e dell'adolescenza. Il castello di San Michele potrebbe diventare un osservatorio del paesaggio. Sarà invece il Ghetto un punto di riferimento importante per l'architettura cittadina contemporanea e il suo rapporto con lo spazio pubblico e il tessuto storico. La cultura enogastronomica potrebbe trovare spazio a villa Muscas. Il polo teatrale è pensato all'Ex vetreria, come luogo che potrebbe aprire le porte anche a un contesto internazionale. Il centro sperimentale per l'arte contemporanea si potrebbe trovare all'Exmà e quello per la musica sperimentale, al teatro civico di Castello.
BIBLIOTECHE IN RETE Tra le altre ipotesi, quella di mettere in rete le biblioteche cittadine e di condurre i turisti in giro per tutti i principali monumenti cittadini attraverso un sistema museale integrato. Il piano, tanto atteso, comunque non specifica in quali tempi si affronterà il problema degli spazi e quali risorse ha a disposizione l'amministrazione per supportare le numerose associazioni culturali. Buio anche sulle tempistiche con cui saranno messe in atto i progetti. Nemmeno una parola sul destino dell'ex liceo artistico, di cui si è parlato molto in questi giorni, dopo lo sfratto intimato a una ventina di associazioni. Monica Magro