Ex Artistico
PIAZZA DETTORI Il Comune: non sappiamo nemmeno quante associazioni usassero gli spazi. Giallo sulla lettera di preavviso dello sgombero. Piras (Pdl): un errore. Carta (Pd): ora il bando
A quanto pare, in via ufficiale, non si sa nemmeno in quanti lo utilizzano: dentro l’ex liceo Artistico c’è una ventina di associazioni, ma all’assessorato alla Pubblica istruzione risulterebbe, tra gli inquilini, solo la Tdm 2000. E che si parli di sfratto o atto di trasparenza, sta di fatto che chi sfrutta gli spazi di piazza Dettori, dice di non aver ricevuto nessuna lettera di preavviso, mentre Enrica Puggioni, assessore alla Cultura e pubblica istruzione, cerca di far luce sulla questione: «Se non sapevamo neanche chi c’era dentro i locali, a chi dovevamo indirizzare la lettera? Noi abbiamo avvisato la Tdm 2000, l’unica che ci risultava che fosse in quei locali: dovevano addirittura andare via il 31 dicembre, abbiamo anche concesso una proroga fino al 31 marzo. Ed è scaduta ». L’amministrazione comunale ha deciso di fare chiarezza e di modificare i metodi di assegnazione degli spazi culturali in città e la loro destinazione. E proprio per questo ha già reso noto il piano per l’ut i l i zzo degli spazi pubblici, che nel frattempo potrà essere rivisto e applicato solo quando sarà terminata la ricognizione di tutti i locali da parte dell’assessorato al Patrimonio. Ma in attesa di un bando pubblico, in tanti rischiano di ritrovarsi senza uno spazio. «In attesa del bando, le persone potrebbero rimanere in quello che è diventato un centro culturale importante per la città», attacca Anselmo Piras (Pdl), «togliere gli spazi alle associazioni, mi sembra sciocco, sembra una miopia politica assecondata dai dirigenti: chi amministra ora, è convinto che quelle persone siano state messe là dal centrodestra, invece non è così». E ancora aggiunge: «Noi, quando abbiamo assegnato quegli spazi in via provvisoria, non abbiamo guardato il colore politico abbiamo solo voluto aprire un locale che da anni era chiuso, per dare spazio gratuitamente, a chi aveva qualcosa da fare e da dire dal punto di vista artistico per la città». Ora l’amministrazione Zedda, vuole ritornare alle regole, e proprio per capire chi c’è all’interno di quel locale, ha provveduto a chiedere una documentazione che attesti l’iter procedurale seguito per l’o cc u pazione dello spazio, che comunque, dovrà essere lasciato libero entro breve tempo. «Stiamo già lavorando per il bando», ha precisato l’assessore Puggioni. E proprio sull’attuazione di criteri trasparenti per l’assegnazione di spazi culturali, tutti si trovano d’accordo, sia maggioranza, che opposizione. «Lì dentro ci sono una serie di soggetti scelti sulla base di criteri non trasparenti », dice Davide Carta, capogruppo del Pd in consiglio comunale, «ora l’invito alla giunta è quello di accelerare i tempi per mettere gli spazi a bando, infatti l’obiettivo immediato è quello di valutare l’uso del patrimonio comunale, importante per attività culturali, sociali e anche amministrative». Monica Magro