Mercato
DAI BOX Ecco le richieste degli operatori al municipio. Masella: «Apriamo alle esperienze europee, scommessa sugli acquisti online e più controlli, anche all’esterno». Chiesti stalli a tempo
Una struttura funzionale e moderna, maggiore sicurezza interna e contatto diretto con l’Europa per aumentare gli introiti. Queste le richieste principali degli oltre duecento operatori del mercato di San Benedetto. Qualche mese fa, su proposta dell’as - sessore alle Attività produttive Barbara Argiolas, aprirono anche la sera. Un esperimento infelice che durò appena due settimane, a causa dei pochi clienti. Oggi alcuni rappresentanti degli operatori avrebbero dovuto incontrare la stessa Argiolas e l’assessore comunale ai Trasporti, Mauro Coni. All’ultimo momento l’incontro è stato rinviato: restano però le lamentele e le richieste per migliorare un mercato civico ancora molto indietro sotto tanti punti di vista. Un’idea è quella di prevedere la sosta di massimo un’ora intorno alla struttura, per garantire la rotazione. Patrizia Campus, presidente del comitato interno del mercato, ha l’alternativa per i residenti, che avrebbero meno posti: «Potranno parcheggio nel multipiano del Parco della musica, quando aprirà. Ci sarà perciò una situazione favorevole per noi e per i negozi delle strade intorno al mercato». Altri suggerimenti sono quelli di Sergio Masella, presidente del consorzio “Centro commerciale naturale san Benedetto”. Un elenco di punti e priorità per il rilancio di una struttura dentro la quale gli operatori stanno vivendo un periodo di crisi. «Siamo l’unico mercato in città dove ogni operatore si è pagato di tasca sua l’allaccio per l’acqua e tutte le bollette. Chiediamo che sia il Comune a pagare questa spesa. Serve anche un interscambio reale e frequente», prosegue Masella, «con i mercati civici internazionali. Un gemellaggio, che vedrà un aumento della produttività. Non posso dimenticare la necessità di cartelli con la numerazione dei box tra le varie corsie e con l’indicazione della merce in vendita». Un mercato che guardi al futuro e che possa interagire in modo rapido con la clientela. «C’è già il servizio per la spesa online, ma la rete wireless interna è molto debole», afferma Masella, «abbiamo difficoltà a rispondere alle richieste dei clienti, serve un potenziamento del segnale». C’è anche un problema legato alla sicurezza: «I vigili urbani non girano molto tra le corsie, soprattutto il sabato c’è il rischio di furti e rapine da parte di malintenzionati», sottolinea il presidente del consorzio, «serve anche un punto di primo soccorso, se qualcuno si fa male bisogna attendere l’arrivo di un’ambulanza». Le richieste non mancano nemmeno per la parte esterna del mercato civico. «Le bancarelle devono essere attaccate alle mura», sostiene Masella, «potrà così partire quel progetto di riconversione del quale si discute da anni. Mi riferisco », conclude Masella, «alla galleria coperta intorno al mercato, i cittadini sarebbero più invogliati a venire da noi, preferendoci ai grandi centri commerciali » . P. R.