14/04/2012 11:25
Primo piano
A Cagliari è in arrivo una vera e propria rivoluzione culturale: un centro espositivo per la storia dell’arte a Palazzo di Città, un polo teatrale nell’Ex Vetreria di Pirri, un nuovo sistema bibliotecario, un portale che darà su Iphone e Android tutte le informazioni in tempo reale sulle offerte della città. E ancora un centro enogastronomico a Villa Muscas, i Giardini Pubblici aperti all’arte. Il piano per le politiche culturali, messo a punto dall’assessore Enrica Puggioni, in collaborazione con la presidente della commissione Cultura Francesca Ghirra, è la risposta inviata ieri sera alle polemiche seguite allo sfratto di diverse associazioni dai loro spazi. Dentro ci sono tantissime novità destinate a cambiare radicalmente il settore: l’obiettivo principale è “innalzare la qualità culturale dei luoghi della città, per fare di Cagliari un grande laboratorio della cultura”. Ma ecco i progetti più innovativi: si parte da un sistema museale integrato, che finalmente condurrà i turisti in giro per tutti i principali monumenti della città, da piazza Indipeendenza sino alla Villa Tigellio passando per Porta Cristina e tutte le zone ricche di storia in città. Nel settore delle biblioteche verrà creata una rete integrata, e finalmente ci sarà collegamento tra le biblioteche del comune e quelle della Provincia, con un ruolo centrale alla Mediateca. Anche il ruolo della Galleria comunale d’arte sarà notevolmente potenziato, e i Giardini Pubblici diventeranno un enorme spazio di cultura nel verde, diventando l’estensione di tutte le collezioni temporanee e non. Mentre al Teatro Civico di Castello è previsto un interessante centro per la musica sperimentale. Per chi invece ama l’enogastronomia, ecco lo spazio adatto: si tratterà di Villa Muscas, destinata a ospitare un centro della cultura enogastronomica, data anche la vicinanza col Teatro Lirico e col mercato di San Benedetto. Il teatro contemporaneo e innovativo troverà spazio invece nell’ex Vetreria, che potrà contenere anche laboratori e diventerà il punto di riferimento sempre mancato per le compagnie teatrali cagliaritane. Insomma una piccola significativa rivoluzione della cultura a Cagliari.