A Cagliari un bambino al nido costa 250 euro: molti i ritiri per la crisi
15/04/2012 22:34
Primo piano
La crisi si fa sentire anche per le famiglie che portano i loro bambini all’asilo nido. Quest’anno si registrano numerosi ritiri dei piccoli dagli istituti e il Comune di Cagliari intende riorganizzare il servizio e aumentare il contributo alle famiglie in base al reddito. Attualmente il costo medio della retta mensile è di 250 euro, escluso il contributo del comune, nell’orario compreso dalle 7,30 alle 14,30. Occorre aggiungere 30 euro per essere ospitati fino alle 16. Nella retta sono comprese la merenda e il pranzo, con menù diverso per ogni giorno. Istituti religiosi e cooperative applicano uno sconto del 20% alle famiglie con due bambini, sconto che sale al 30% nel caso ci siano più di due figli. Le famiglie cagliaritane preferiscono gli istituti religiosi, i più gettonati quelli delle suore Vincenziane, che offrono un servizio più flessibile e completo alle famiglie, e garantiscono le convenzioni con i comuni che le cooperative non possono offrire.In città sono 5 gli asili nido comunali e 10 le strutture convenzionate con il Comune, mentre le sezioni sperimentali che accolgono i bambini dai 18 ai 36 mesi sono 11. Le tariffe comunali dei servizi per la prima infanzia (lattanti 0-12 mesi) variano dai 30 euro al mese per le famiglie fino a 5.317 euro, ai 440 euro per quelle con reddito superiore ai 50mila. Partono da 28 euro le rette per le famiglie con reddito più basso per i bambini dai 12 ai 36 mesi e arrivano oltre i 380 euro per quelle oltre i 50mila