Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

La vedova Martiradonna senza casa

Fonte: La Nuova Sardegna
16 aprile 2012



Sfrattata dall’appartamento che aveva diviso con il terzino dello scudetto. Cellino promette un aiuto alla signora Gianna

fa cup

Il Chelsea conquista la finalissima




Sarà il Chelsea l’avversario del Liverpool nella finale di Fa Cup. La formazione londinese, che sembra aver ritrovato lo smalto dei giorni migliori dopo aver defenestrato dalla panchina il tecnico portoghese Villas Boas, per sostituirlo con Roberto Di Matteo, ha infatti sconfitto con un clamoroso 5-1 a Wembley il Tottenham. Una partita sentitissima, il derby londinese, sul cui esito finale però grava l’ennesimo episodio di ’gol fantasma. Il caso si riferisce alla rete del 2-0 messa a segno da parte di Mata al 49’, assegnata anche se la palla visibilmente non aveva superato la linea di porta. Un episodio che ha scatenato le ire dei giocatori del Totthenam in campo e dei supporter degli spurs in tribuna. In precedenza il Chelsea si era portato in vantaggio al 43’ grazie ad una superba rete di Dider Drogba. Il Tottenham aveva poi accorciato le distanze al 56’ con Bale ma il Chelsea aveva subito ripreso in mano la gara grazie alle marcature di Ramires al 77’, Lampard all’81’ e Malouda al 90’.
di Mario Frongia wCAGLIARI Sfrattata. Messa per strada da un giorno all'altro. E pazienza se è stata la moglie di Mario Martiradonna, bandiera del Cagliari dello scudetto. Il 22 maggio Gianna Bonafiglia deve lasciare l'appartamento di via Sonnino in cui vive dal 1962. La vedova di Martiradonna, scomparso lo scorso novembre a 73 anni, annientato in pochi mesi da un tumore, si sfoga così: «Ho ricevuto lo sfratto pochi giorni dopo la scomparsa di Mario. Tra qualche settimana devo lasciare la casa in cui abbiamo vissuto per decenni. Ora, non so dove andare a vivere». E non solo. «Una casa ce l'hanno promessa tutti i sindaci di Cagliari dal giorno dello scudetto a oggi. Ma nessuno, in 42 lunghi anni trascorsi da quel giorno, ha mantenuto la promessa». Queste le parole amare della vedova. I mmediata la reazione del Cagliari. «Apprendiamo quanto accade alla signora Martiradonna: il problema ci tocca e non rimaniamo insensibili. Conosciamo i tempi della burocrazia e delle promesse politiche. Non permetteremo che ulteriori umiliazioni vadano ad aggiungersi a quelle già subite» è la risposta, con volute venature polemiche legate alle questioni stadio Karalis Arena di Elmas e Sant'Elia, sul sito rossoblù. A seguire, o sprint del numero uno del Cagliari. «Sarà per noi un onore – dice Massimo Cellino – avere cura della famiglia di un campione del Cagliari come Mario Martiradonna. Non sapevo di questa situazione. Martiradonna, uomo sfortunato, è stata una delle glorie del Cagliari. Ecco perché - sottolinea ancora il presidente rossoblù - credo sia giusto che questa situazione difficile sia presa in carico dalla società». Il patron avrebbe già garantito una casa e un vitalizio per supportare la compagna di vita del terzino. Il numero 2 del Cagliari dello scudetto, morto recentemente, era stato ai suoi tempi uno dei migliori interpreti del terzino marcatore della seconda punta avversaria,. Chiuso in nazionale da Burgnich, aveva annullato Rivera, Altafini, Pulici e Chiarugi, fra gli altri . Nella stagione dello scudetto , nessuno degli avversari che l’allenatore Scopigno gli aveva affidato in marcatura, era riuscito ad andare a segno La signora Bonafiglia, 65 anni, piange in silenzio il compagno di una vita. «Ho conosciuto Mario nel 1961 – racconta la donna –. L'ho sempre seguito». Il difensore, proveniente dalla Reggiana, era giunto in città nel '62. Eroe nella promozione in A nel '63/64, e del tricolore del '70, si è ritirato nel '73 collezionado 239 partite e 4 gol in serie A. Oggi, pochi giorni dopo il quarantaduesimo anniversario dallo scudetto e col consiglio comunale che dedica una via all'undici guidato da Gigi Riva, la solidarietà del Cagliari fa centro. Mario, sicuramente, ne sarebbe stato molto orgoglioso.