Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Il Cagliari deve tornare in città»

Fonte: L'Unione Sarda
16 aprile 2012

Frongia, sindacalista: «Non ci interessano le colpe, Cellino e Zedda trovino subito un accordo»
 

I tassisti danneggiati dalla scelta di Trieste minacciano uno sciopero
«Il Cagliari a Trieste è un dramma per la nostra categoria. Siamo arrabbiatissimi e pronti a manifestare tutto il nostro disappunto davanti al municipio e al centro Ercole Cellino. Non ci schieriamo né da una parte né dall'altra, ci interessa solo che il problema sia risolto in fretta e che il Cagliari torni a giocare in città. Non a Elmas o a Quartu».
A lamentarsi e a minacciare clamorose azioni di protesta sono i tassisti delle cooperative Quattro Mori e Radio Taxi Rossoblù. «Il Cagliari a Trieste è un danno grave», sottolinea Giovanni Frongia (tassista della cooperativa Rossoblù nonché sindacalista dell'Uritaxi), «quando il Cagliari gioca in casa accompagniamo arbitri e tifosi sia locali che ospiti. Facciamo la spola tra aeroporto, stadio, alberghi e ristoranti. Un giro d'affari che rappresenta una boccata d'ossigeno fondamentale negli asfittici fine settimana».
Frongia lancia un accorato appello al presidente del Cagliari, Massimo Cellino, e al sindaco, Massimo Zedda. «Non ci interessa sapere di chi sono le colpe, un discorso che ha poco senso visto che il problema si trascina da tanti anni e ha riguardato anche le precedenti giunte comunali. L'importante è che vi mettiate d'accordo. Mettete una volta per tutte da parte l'orgoglio, evitate gli egoismi e le politiche del non fare». È ora di finirla, insomma. «Il Cagliari è dei cagliaritani», sottolinea il tassista, «e quindi anche nostro che siamo supertifosi fin da bambini. Grazie a Schettino abbiamo perso tra 1500 e 2000 euro nei due mesi di stop subiti dal movimento croceristico. Non vogliamo che la storia si ripeta con le partite di calcio. Ricordiamo che i tassisti sono stati gli unici, finora, a riuscire a fermare Monti a suon di scioperi. Per il Cagliari siamo pronti a tornare in piazza».
Arrabbiato anche Andrea Cocco, della cooperativa 4 Mori. «Per noi questa è un'altra brutta tegola», afferma, «la crisi è pesante e senza le partite ci verrà a mancare un'altra fetta importante di lavoro. Da tifoso dico anch'io che il Cagliari deve restare in città. Gli spazi per realizzare il nuovo stadio ci sono, quello che manca è la volontà. Mi auguro che Cellino e Zedda riescano a mettersi d'accordo».
Paolo Loche