Comune Appello al ministero
«Chiudere la sede di Cagliari del Formez sarebbe un gravissimo errore dato che questa struttura, con costi contenuti, inferiori al 5% del budget dell'Istituto, realizza tra il 30 e il 40% dei progetti per la Pubblica amministrazione italiana dell'intero Ente». Accade raramente che il Consiglio comunale si mobiliti trasversalmente con un obiettivo condiviso. Succede ora che il governo ha deciso di chiudere la sede locale del Formez, il centro di formazione e studi del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del consiglio dei ministri, nell'ambito di un progetto nazionale di razionalizzazione. Così consiglieri che di solito si azzuffano su questioni politiche, si trovano insieme a combattere per scongiurare la serrata. Dal Prc (Radhouan Ben Amara) a destra (Alessandro serra, An) passando per il Pd (Marco Espa, Ninni Depau e Andrea Scano, Sinistra democratica (Massimo Zedda, Claudio Tumatis (Lavoro e Quartieri), i centristi dell'Udc (Massimiliano Tavolacci), i socialisti (Francesco Ballero) e i sardisti (Claudia Zuncheddu), ricordano, in un ordine del giorno bipartisan, che la sede regionale del Formez è conosciuta come uno dei punti di eccellenza dell'Istituto ed opera da più di quarant'anni con progetti e iniziative di assistenza ai processi di innovazione nella Pubblica Amministrazione, sia a livello nazionale che internazionale».
Per i dieci consiglieri «le competenze presenti in questa sede sono tra le più qualificate nelle tematiche dell'innovazione amministrativa, nella gestione e nella valutazione del personale, dell'e-learning, dell'e-government, nell' assistenza ai processi di sviluppo sostenibile, di cooperazione internazionale e di programmazione partecipata».
Secondo Espa e colleghi «la chiusura della sede Formez di Cagliari non riguarda solamente la sorte di 21 dipendenti, tutti qualificati e con un'alta professionalità, ma anche quella di oltre 40 collaboratori e di almeno 5 imprese di servizio impegnate nella gestione e funzionamento della sede. Costituirebbe, inoltre, un gravissimo impoverimento tecnico e culturale per l'intero sistema professionale, di ricerca e progettazione dell'innovazione in campo amministrativo della Sardegna».
I consiglieri di centrosinistra e centrodestra rilevano che «mentre da una parte si va verso un sistema federale e decentrato dello Stato, dall'altra parte si assiste ad una progressiva tendenza alla centralizzazione del sapere di eccellenza ed in particolare di quello presente in Sardegna (centri di ricerca, sistemi informatici, centri studi), con la conseguenza di un progressivo e generale impoverimento della nostra cultura scientifica. Per questo», chiedono, «che il ministro della Funzione Pubblica valuti adeguatamente l'attività del Formez di Cagliari e ne garantisca il futuro operativo».
05/10/2008