Traffico limitato in centro
Giulio Zasso
È il giorno delle telecamere, è anche il giorno di un'area pedonale che si allarga nelle stradine eleganti sotto il Bastione. Dopo anni di prove generali cambia la storia del traffico a Villanova. Niente più auto di notte (e di pomeriggio), per quasi dodici ore il vecchio quartiere degli orti sarà solo dei residenti. Nuova esperienza, dopo quella di Castello, finito ormai da tempo sotto la lente vigile dei sistemi di controllo elettronico.
Non è sbagliata l'idea di rafforzare l'area pedonale attorno a piazza San Giacomo. I disagi sono inferiori ai vantaggi in quello che si trasformerebbe in uno degli angoli più suggestivi del centro. Le numerose vie di fuga per le auto nei dintorni danno peraltro garanzie ai millecinquecento abitanti della zona protetta
Difficile, invece, cogliere le ragioni di tanta severità nella parte strettamente residenziale del quartiere. Sarebbe bastato mantenere il piano di “ztl” in vigore fino a ieri: qualche ora di divieto, un po' di elasticità per i transiti, mano pesante sulle soste non autorizzate. D'altronde Villanova non ha le stesse luci della ribalta degli altri quartieri storici. Non è proiettato verso il turismo, non è congestionato e sono praticamente assenti gli schiamazzi notturni. Molti commercianti sono in apprensione perché temono le conseguenze dell'isolamento. E apre un interrogativo anche l'allarme lanciato dalle donne del quartiere sui social network: “ Nessuno può riaccompagnarci a casa. Abbiamo paura ”.
Il regolamento sulle zone a traffico limitato fa poi venire in mente una domanda: perché persino le forze di polizia e di soccorso devono chiedere un'autorizzazione specifica per fare circolare i mezzi di servizio, mentre consiglieri e dirigenti comunali possono entrare liberamente in tutte le “ztl”?