ASPETTANDO SANT'EFISIO. Antonello Lai, 67 anni, da venti confratello del Gonfalone
«Un regista occulto della Sagra del primo maggio»
È il custode del corredo de su sposu che parte per un viaggio di quattro giorni lontano da casa: paramenti, camici, stole, ampolline, vino e ostie, tutto quanto occorre a sacerdoti e diaconi nelle varie tappe del pellegrinaggio a Nora, dal primo alla sera del 4 di maggio. Antonello Lai, 67 anni, da venti confratello, Terzo Guardiano nella edizione del 1997, oggi è il sacrista maggiore dell'Arciconfraternita del Gonfalone. Un regista occulto della Festa di maggio, figura discreta che si muove dietro le quinte, lontano dai riflettori e dai flash, silenzioso cerimoniere di tutti i riti che scandiscono il viaggio di Efisio.
GLI ABITI A cominciare dai cambi d'abito del Santo, che saranno tre nel corso di questa processione, la più lunga e faticosa in tutto il Mediterraneo cristiano. A cominciare, lasciato alle spalle il trionfo di colori e il tripudio di folla delle strade di Cagliari, dalla quiete della Corte dei Ballero a Giorgino, inizio del vero pellegrinaggio votivo alla volta di Nora. Tolti gli abiti della Festa, il Santo viene rivestito con manto, polsini e corpetto più modesti che ben si adattano alle strade del contado cagliaritano, così come il suo carro di campagna dentro il quale proseguirà il suo cammino, accolto dalle genti di Capoterra, Sarroch, Villa San Pietro e Pula.
NEL PELLEGRINAGGIO «Così vestito il Martire arriverà sino a Nora», dice il sacrista maggiore, «per la Messa al mattino e la processione a mare della sera. Nel tornare a Cagliari, uscendo da Villa San Pietro, gli verrà fatto indossare un manto di velluto rosso in casa della famiglia Atzori, quindi l'arrivo, a tarda serata a Giorgino dai Ballero per l'ultima vestizione, pronto per il rientro a Stampace».
LE CONSORELLE Nel corso di questi ultimi dieci-quindici anni, man mano che la devozione del santo si diffondeva sempre di più, anche le competenze, un tempo quasi esclusive, del sacrista maggiore hanno conosciuto un naturale decentramento.«È vero e giusto», dice Antonello Lai, «come in occasione della vestizione, alla sera del 29, che siano le consorelle ad avere un ruolo più diretto e attivo, con la Priora che guida questa cerimonia, diventata un bel momento di preghiera e di solidarietà con tante persone che soffrono».
EX-VOTO Vestizione che precede l'ornamento dell'oro al Santo con gli ex-voto, «e qui«, aggiunge ancora il sacrista «figura di riferimento è il tesoriere del Gonfalone - Efisio Corona- che ritira dalla cassetta di sicurezza della banca i pezzi che dovranno arricchire la statua del Santo, scelti d'accordo con il presidente». Nelle foto delle edizioni passate era ancora il sacrista maggiore, con il Terzo Guardiano eletto per l'anno, a intronizzare sant'Efisio nel suo cocchio di gala, prima della Messa di mezzogiorno alla vigilia della Festa: un compito nel quale oggi vengono coinvolti l'Alternos assieme ai confratelli collaterali, le guardie del corpo di Efisio per tutti i quattro giorni della processione.
IL PADRE MEZZADRO «La mia devozione al Santo nasce fin da bambino», racconta non senza un filo di commozione Antonello Lai, «perché mio padre Angelo era mezzadro della famiglia Manca di Villahermosa, dove sant'Efisio è di casa. È stato naturale innamorarsi del Santo e decidere di mettersi al suo servizio. Un amore che ancora continua».
ALTRI INCARICHI Al sacrista maggiore anche il compito di assistere il Cappellano dell'Arciconfraternita nelle celebrazioni lungo tutto l'anno: nella chiesa di Stampace si celebra la Messa ogni domenica alle 9 del mattino e quella confraternale ogni lunedì alle 19, chiusa dalla preghiera al Santo e dall'inno. Protettori poderosu. Senza dimenticare la ricorrenza liturgica del 15 gennaio, vera festa di famiglia di un quartiere che s'identifica col suo Santo. Perché chiamarlo Efisio, e non Sant'Efisio, è permesso solo a Stampace.
Paolo Matta
Tutte le tappe della preparazione
Passaggio di bandiera
Vestizione, Ornamento
e l'Intronizzazione
Si avvicina sempre più la data in cui Cagliari e la Sardegna intera renderanno omaggio a sant'Efisio martire cristiano decapitato a Nora nel 303 a.C. e a cui è dedicata la Sagra votiva del primo maggio, la numero 356 affidata come da tradizione alla cura dell'Arciconfraternita del Gonfalone. Ma si fanno sempre più vicine anche le date intermedie ma fondamentali per la giusta riuscita dello storico evento. Si parte già dalla prossima settimana con un calendario ricco di appuntamenti.
25 APRILE Nel pomeriggio di mercoledì 25 prossimo (in orario ancora da definire) in piazzetta sant'Efisio, nel cuore del rione Stampace, si terrà il Passaggio della bandiera del Gonfalone fra il Terzo Guardiano uscente (nel 2011 il posto rimase vacante e fu affidato a un portabandiera) e l'eletto. Quest'anno a svolgere il ruolo è stato chiamato Simone Ammirevole, cagliaritano, classe 1978, dal 1991 nellla Confraternita. Nonché la consegna della bandiera ai Miliziani.
29 APRILE Domenica 29, alle 18, sempre in piazzetta sant'Efisio, nel cuore del quartiere di Stampace, si terrà, invece, l'affascinante e seguitissimo Rito della vestizione del Santo con la regia del sacrista maggiore ma la parte attiva delle consorelle con la Priora Giovanna Paci .
30 APRILE Lunedì 30, questa volta di mattina, alle 10 in punto, nella chiesa di sant'Efisio, nella piazzetta omonima, altro momento di grande impatto emotivo e che richiama intorno a sé tante persone: l'Ornamento della statua del Martire con gli ex voto dei fedeli. Anche perché subito dopo, alle 12, si terrà l'Intronizzazione del Santo nel carro di gala. Per chiudere la mattinata la Messa. La sera, invece, alle 19, Pontificale della vigilia presieduto dall'arcivescovo di Cagliari.
GUARDIANÌA MONTANTE Ecco infine l'elenco della Guardinìa montante a cavallo nel corso della 356 edizione della Sagra: Simone Ammirevole (Terzo Guardiano), Fabrizio Pau (Primo Guardiano), Brunello Casti (consigliere), Filippo Rais, Efisio Corona (tesoriere), Walter Loi, Fabrizio Lai, Giancarlo Sanna e Marco Marinaro.