VIALE LA PLAYA. Nuova puntata del braccio di ferro tra Cagliari e Municipio
Ricorso al Tar contro il progetto di Comune e Ersu
E ora la battaglia si allarga. Nei già turbolenti rapporti tra il Comune e il Cagliari si aggiunge un altro capitolo: la Sport general services - riconducibile a Massimo Cellino - minaccia di bloccare il progetto del Campus universitario che l'Ersu vuole realizzare in tandem con il Municipio in viale La Plaia. Proprio nell'area che confina con la sede della società rossoblù. Di proprietà, appunto, della Sgs.
RICORSO AL TAR Il 6 aprile, dopo l'annuncio dei pignoramenti milionari e quando la trasferta a Trieste contro l'Inter era già una sentenza inappellabile, i legali Giorgio Altieri, Alberto Fantini e Giuseppe Accardi depositavano al Tar un ricorso sul “Programma integrato ex area Sem”. Il progetto, che prevede residenze per studenti, palestre, biblioteche e parcheggi, sconfinerebbe nei terreni della Sgs. In particolare, una delle due vie d'accesso al nuovo complesso edilizio sarebbe stata disegnata sfruttando il passo carrabile utilizzato per uscire dal cortile dove vengono parcheggiate le auto dei dipendenti della società rossoblù. Su questa via d'uscita esisterebbe un diritto di servitù, ma come spiega l'avvocato Altieri «il progetto prevede la realizzazione di una strada d'accesso al campus, cosa ben diversa». Quindi via al ricorso, che sarà affrontato di fronte ai giudici della seconda sezione del Tar. I magistrati amministrativi per il momento non hanno ancora fissato la data della prima udienza, né composto il collegio.
IL PROGETTO Il bando per la progettazione definitiva è stato pubblicato dall'Ersu alla fine dello scorso anno. Ma sulla struttura, da 500 posti letto, si sono incartate le Giunte comunali e regionali dell'ultimo decennio: dopo aver definitivamente abbandonato il progetto Da Rocha, voluto da Renato Soru - che prevedeva un aumento di cubatura del 48,9 per cento - i disegni definitivi sono una «rivisitazione» del progetto iniziale, quello su cui Regione, Ersu e Comune raggiunsero il primo accordo nel 2003. E oltre al grande impegno dell'Ente regionale per il diritto allo studio, l'accelerazione di fine 2011 è legata anche all'impegno dell'esecutivo Zedda e del Consiglio. Adesso il progetto rischia un lungo stop.
IL BRACCIO DI FERRO Sul fronte dello stadio, invece, tutto tace. Dopo la decisione di giocare anche il prossimo campionato di Serie A lontano dal Sant'Elia, il Comune non ha ancora compiuto nessun passo ufficiale. Anche se l'ufficio legale starebbe esaminando la convenzione tra il Municipio e la società rossoblù, per verificare se esistano eventuali motivi di rescissione. L'ultimatum, mai ufficializzato ma solo lasciato intendere, dovrebbe essere scaduto ieri sera, con la seconda partita casalinga disputata fuori dall'impianto comunale. Ora, potrebbe essere arrivato il tempo delle scelte. Sempre clamorose.
Michele Ruffi