Molentargius
CLIMA TESO Il direttore ha chiamato i militari per sgomberare la sala conferenze occupata dai 21 ex dipendenti. «Noi restiamo e chiediamo il rinnovo per sei mesi dei nostri contratti»
Al parco di Molentargius arrivano i carabinieri. Sono stati chiamati da Marco Loddo, il direttore generale facente funzioni dell’Ente, con l’obiettivo di far sbaraccare dalla sala delle conferenze i 21 precari rimasti senza contratto che la occupano a oltranza da dieci giorni. La minaccia è quella di una denuncia per interruzione di pubblico ser vizio. Ma loro, per niente intimoriti, non mollano la presa e continuano il presidio. Oggi invece dovrebbe essere convocato il tavolo tecnico con i vertici amministrativi per tentare di risolvere la vertenza. Il tema dei precari del Molentargius sarà affrontato anche in Regione dalla commissione d’inchiesta per la mancata applicazione delle leggi regionali che si riunirà sempre oggi. Intanto ieri mattina la tensione era alle stelle. Racconta Gabrielle De Martis: «La denuncia non ci spaventa per niente. Nella sala che abbiamo occupato non sono previste al momento attività». C’è stato anche il tentativo di mediazione con il vicedirettore Loddo, ma non è servito a nulla. «Ha replicato - continua De Martis - che le risposte dell’Ente ci sono state già date e che non ci assumono ».. Ci ha provato anche Chabaani Abdezerak, segretario generale della Uil Temp a gettare acqua sul fuoco, chiedendo almeno la proroga temporanea dei contratti scaduti, ma non c’è stato verso. «In un momento come questo, il ricatto non è la soluzione - spiega il sindacalista - quello che abbiamo chiesto sin dall’inizio è il rinnovo per sei mesi dei contratti scaduti. In attesa chiaramente di sederci tutti intorno a un tavolo per trovare una soluzione definitiva per questi lavoratori rimasti senza prospettive ». Anche Chabaani è deciso a portare avanti la battaglia. «Siamo rimasti stupiti dalla reazione di Loddo: ci aspettavamo che ci portasse la sua solidarietà, visto che ci ha detto che la situazione non dipende da lui. Invece sono arrivati i carabinieri - racconta il sindacalista della Uil, che chiarisce - sia chiaro: noi da qui non ce ne andiamo fino a che non sarà risolto il problema, non ci sono denunce che tengano». Nel frattempo l’Ente ha sospeso l’attività.