VIALE CIUSA.
La proposta di Chessa (Udc): «Al suo posto residenze e uffici»
Studio per vendere l'area: vale 50 milioni di euro
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Il deposito del Ctm di viale Ciusa potrebbe essere venduto e trasformato in un complesso di abitazioni e uffici: è la proposta del consigliere comunale dell'Udc Gianni Chessa, componente del cda dell'azienda di trasporti, che starebbe studiando l'ipotesi di trasferire i mezzi del consorzio in un'area più periferica.
«Il deposito potrebbe essere spostato in viale Monastir o nei territori di Quartu o Quartucciu, o comunque nei comuni dell'hinternand, per liberare l'area di viale Ciusa», spiega Chessa.
IL DEPOSITO Per far diventare realtà il progetto, di cui si sarebbe parlato in consiglio d'amministrazione nelle scorse settimane, bisognerebbe cambiare la destinazione d'uso dell'area di 55 mila metri quadri, dove vengono parcheggiati tutti i giorni 259 autobus e 32 filobus.
La zona, attualmente classificata GT (attrezzature tecnologiche specializzate) e GA1 (attrezzature pubblico private di primo livello), potrebbe diventare G1, cioè «destinata a servizi generali con integrazione di residenze».
IL PROGETTO «L'area di viale Ciusa è stata concepita negli anni Cinquanta, allora viale Ciusa era periferia, ora è in centro. Trasferire il deposito significherebbe risolvere gran parte dei problemi di inquinamento ambientale e acustico del quartiere. Senza contare che nei depositi c'è un'elevata quantità di eternit, e una riqualificazione consentirebbe di bonificare tutta la zona», aggiunge Chessa.
IL CAMBIO I terreni tra viale Ciusa e via dei Valenzani ospitano le autorimesse dei mezzi pubblici, i parcheggi per i dipendenti, le officine, il deposito gomme, un angolo per il lavaggio dei veicoli, il distributore di carburante, una carrozzeria, un'infermeria e dei campi sportivi.
LA VALUTAZIONE Ci sarebbe già una valutazione dell'area: «Vale circa 50 milioni di euro: una cifra che consentirebbe al Ctm di far cassa. E non dimentichiamo che l'azionariato del consorzio è per la maggior parte del Comune, che avrebbe bisogno di liquidità».
LA DIREZIONE La proposta di Chessa però non trova d'accordo il direttore generale del Consorzio mobilità e trasporti Ezio Castagna: «Non esiste nessuno studio in materia», dice il manager, «e per liberare l'area di viale Ciusa sarebbe necessario trovare un deposito alternativo per i mezzi».
Insomma: trovare un terreno adatto a ospitare gli autobus e i filobus del Ctm non è semplice, in più un trasferimento del deposito porterebbe in dote anche uno stravolgimento dei piani aziendali. Perché diventerebbe necessario ricalcolare il costo delle tratte, visto che gli autobus non finirebbero le loro corse in viale Ciusa ma altrove. ( m.r. )