Ippodromo
VIALE POETTO Il presidente Ballero rinuncia alla sua indennità «Da quando ho ridotto gli incontri qualcuno non viene più» Polemica sulle consulenze legali, bloccate le risorse regionali
C’era il gettone, e si riuniva spesso. Ridotto quello, il Cda dell’ippodromo lavora poco e niente, contribuendo ad azzoppare la struttura del Poetto. Tra i componenti c’è Efisio Floris, nominato dalla Regione, proprietaria del 14 per cento dell’area. È cugino dell’ex presidente e attuale consigliere regionale Uds Mario Floris e dell’ex sindaco Emilio. I cinque nomi del Comune - proprietario del 72% - tra i quali Franco Ghiani, consigliere comunale Pdl a Monserrato, sono stati nominati nei primi mesi del 2011. C’è anche Giancarlo Deidda, presidente della Camera di commercio, che controlla il restante 14 per cento del terreno. Da novembre 2009 il presidente della Società ippica è Mauro Ballero. Appena insediato, con i conti dell’ippodromo in rosso, ha rinunciato ai tremila euro mensili previsti, e tagliato gli incontri del cda, 150 euro a testa per ogni riunione. Risultato: a parte due componenti entrati con lui nel 2009, gli altri non si sono quasi mai fatti vivi. Le rare riunioni del cda sono solo uno dei tanti problemi dell’area di ventisette ettari che non riesce ancora a decollare. Tra spese non chiare, finanziamenti regionali mai arrivati e strutture incomplete, il quadro è desolante. Ieri, la commissione Bilancio, presieduta da Claudio Cugusi (Pd) ha visitato la struttura e ascoltato il resoconto di Mauro Ballero. «Prima del mio arrivo il cda si riuniva per ogni minuzia, ho preferito convocarlo quando ci sono più tematiche», esordisce, «invitando i membri a venire qua anche ogni sera, ma come volontari». Ballero ha proseguito elencando i vari problemi dell’ippodromo. «Siamo sovradimensionati, paghiamo diecimila euro all’anno per lo sfalcio dell’erba e 24mila per l’acqua della pista principale, che è incompleta. Il bilancio 2011 potrebbe avvicinarci al pareggio. Non sono riuscito a percepire, però», sottolinea, «con quale ruolo siano entrati nelle voci di spesa gli studi legali Martucci e Plaisant, che costano rispettivamente 24 e 15mila euro all’an - no». Tra le aree dell’ippodromo, «uno dei tre campetti di calcio è affittato alla società balneare Golfo degli angeli, lo utilizza come magazzino e ci paga settemila euro all’anno», dice Ballero, «siamo in causa con il ristorante perché il proprietario non ci ha pagato le spese idriche». Ballero termina snocciolando i numeri più scontati per un ippodromo, ovvero il totale di cavalli e persone iscritte alla scuola di equitazione. «Abbiamo duecento allievi, pagano 120 euro all’anno più dodici euro a lezione. Gli istruttori sono quattro, seguono anche trenta disabili con l’ippoterapia», afferma Ballero “i cavalli a pensione sono cinquanta su ottanta box totali».
Paolo Rapeanu