Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Inchiesta bis ex dirigente sotto accusa

Fonte: Sardegna Quotidiano
11 aprile 2012

Anfiteatro

 

L’ARENA ROMANA Nuovo fascicolo: indagati Solina, Michele e Massimo Palmas e Maria Gabriella Manca  

PROCURA Gestione dell’arena tra il 2009 e il 2010: nel registro degli indagati l’allora responsabile comunale del settore Cultura Gerolamo Solina. Già a processo il suo predecessore Soriga  

CAGLIARI

Nel fascicolo dell’inchiesta-bis sulla gestione dell’anfiteatro romano sono stati iscritti i nomi di Massimo e Michele Palmas della Sardinia Entertainment, di Maria Gabriella Manca di Sardegna concerti e dell’ex dirigente della divisione cultura del Comune Gerolamo Solina. Al centro dell’inda - gine del pm Daniele Caria - che ipotizza il reato di abuso d’ufficio - c’è la concessione del monumento senza alcuna gara pubblica per la realizzazione di concerti ed eventi negli anni 2009 e 2010. Stando alle indagini della Procura, il Comune avrebbe dovuto pubblicare un bando di gara per concedere l’arena agli organizzatori di spettacoli, così non fu e l’anifteatro venne affidato direttamente ai fraelli Palmas fino allo stop arrivato dalla Soprintendenza, che ha fermato la stagione dei concerti nel monumento. Un copione già visto poiché così era successo anche dal 2005 al 2008, anni di gestione che sono oggetto dell’inchiesta gemella a questa, sfociata in un processo ancora in corso e in un procedimento con rito abbreviato. Simili fatti e protagonisti: già rinviati a giudizio, i Palmas hanno scelto il rito ordinario con Manca e la funzionaria Luisa Lallai, mentre l’ex dirigente comunale Bruno Soriga (predecessore di Solina), ha scelto l’abbre - viato e per lui il pm Caria ha sollecitato una condanna a due anni di reclusione. Non solo l’affidamento diretto dell’anfiteatro: in questa prima tranche sono al vaglio della procura utenze e spese di gestione che non sarebbero mai state pagate dai Palmas grazie a rapporti privilegiati con gli uffici. Si tratta di cifre che arrivano a oltre 34 mila euro di corrente elettrica (pagata dal Comune) o di quasi 5 mila euro in spese idriche (sostenute in questo caso dall’ente lirico), senza contare il risparmio sulla polizza fideiussoria, mai sottoscritta, dal valore di 60 mila euro e la polizza assicurativa. Il tutto in violazione della convenzione tra Sardegna Jazz (dei Palmas) e il Comune. Inoltre tutti coloro che avessero voluto chiedere in gestione il monumento potevano rivolgersi direttamente a Sardegna concerti invece che agli uffici comunali suscitando il vivace malcontento di chi fu sempre tenuto fuori dal monumento (come Andrea Caldart dal cui esposto è partita la seconda inchiesta). Infine l’attenzione degli inquirenti si è soffermata sulla gestione dei fondi Por 2000-2006: oltre 700 mila euro che, stando all’accusa, sarebbero stati usati per acquistare attrezzature tecniche, impianti e il palco senza la prevista procedura di evidenza pubblica, e da fornitori indicati dai fratelli Palmas. Questi avrebbero poi usato palco e attrezzature per scopi diversi dal “Festi - val internazionale del jazz”a cui erano vincolate, come i concerti organizzati ad Alghero nel 2007 o come la registrazione dell’inno del Cagliari Calcio della cantante Elena Ledda nello studio “La Lavanderia” gestito da Michele Palmas. Per Soriga il pm ha sollecitato una condanna a due anni di reclusione, richiesta sulla quale il gup Alessandro Castello dovrebbe decidere il prossimo 18 maggio.

M.B