FUORI CASA
LA CONFERMA Ok dalla Lega calcio per la partita di lunedì sera al Rocco contro il Catania. Cellino rilancia e ora la convenzione è a rischio. L’assessore Marras ribadisce: «Qui si può giocare»
Cellino non molla: il Cagliari torna a Trieste. La Lega calcio ha confermato che la partita col Catania è stata posticipata alle 20.45 di lunedì e si giocherà al Nereo Rocco di Trieste. Ma il Comune non ci sta e ribadisce: «Il Sant’Elia è agibile». Sembra ormai una rottura insanabile quella tra viale La Playa e Palazzo Bacaredda. Massimo Zedda non aveva preso male il trasloco a Trieste per l’Inter e aveva annunciato di voler stracciare la convenzione se la società avesse continuato a tenere i rossoblù lontano da Cagliari. Ieri il sindaco non ha commentato la seconda volta di Trieste, ma l’assessore ai Lavori pubblici ha ribadito che lo stadio comunale è agibile. Da quando sono stati chiusi i Distinti e la Curva Sud è stata concessa dalla Lega calcio una deroga perché in queste condizioni il Sant’Elia può ospitare poco più di 14mila spettatori (rispetto ai 20mila previsti), ma la deroga è scaduta e la società non avrebbe chiesto il rinnovo. L’ANNUNCIO DELLA LEGA Quindi la Lega ha disposto che «vista la richiesta della Società Cagliari Calcio Spa, nella quale si evidenzia il perdurare delle condizioni che hanno indotto la competente Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo a disporre la temporanea riduzione della capienza dello stadio “Sant'Elia” di Cagliari, la gara Cagliari-Catania (...) si disputi lunedì 16 aprile 2012, con inizio alle ore 20.45, allo stadio Nereo Rocco di Trieste (anziché domenica 15 aprile 2012, ore 15.00, allo stadio Sant’Elia di Cagliari)». Il Catania era già stato informato e mancava l’annuncio ufficiale che come previsto è arrivato ieri pomeriggio. Perché domenica al Nereo Rocco si gioca Triestina-Piacenza e visto che i rossoblù domani sera sono impegnati a Bologna non era possibile anticipare la gara a sabato. A questo punto c’è da aspettarsi qualche iniziativa particolare del presidente Cellino per portare i tifosi allo stadio perché se il Rocco non si è riempito il giorno prima di Pasqua con l’Inter che ha attirato migliaia di spettatori, è difficile immaginarsi gli spalti gremiti per una sfida col Catania giocata di lunedì sera. Non sarà facile per i tifosi di entrambe le squadre isolane raggiungere l’estremo Nordest della penisola e di certo non ci saranno i sostenitori nerazzurri arrivati dai Balcani che hanno contribuito a riempire i circa 16mila posti occupati sabato scorso. Ma ormai Cellino non vuole tornare a giocare in mezzo stadio e ha deciso di rivivere l‘a sensazione’esperienza del giocare in casa ma in trasferta. Una mossa che ha scatenato le ire dei tifosi e congelato i rapporti con Massimo Zedda che ieri non ha commentato la decisione di Cellino. LAVORI IN CORSO Nel frattempo al Sant’Elia procedono i lavori per sistemare le reti sotto i Distinti per restituirli ai tifosi e assicurare la cornice di pubblico necessaria tanto per la buona riuscita del prodotto televisivo da vendere quanto per un dignitoso sostegno ai rossoblù. «C’è un aspetto che non deve essere tralasciato: lo stadio Sant’Elia è agibile - precisa l’assessore comunale ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras - in aggiunta stiamo lavorando per avere la disponibilità dei Distinti e speriamo di riuscirci entro il fine settimana in modo da permettere il passaggio in sicurezza dei tifosi, ma lo stadio è comunque agibile». La capienza ridotta a 14mila posti non sarebbe un problema per la partita col Catania, considerato che negli utlimi match con i siciliani l’affluenza è stata di 12mila spettatori (campionati 2008-2009 e 2009-2010) e 8mila (nel 2010-2011). La sete di calcio ad alti livelli che ha attirato i triestini allo stadio per Milito e soci potrebbe essere stata soddisfatta sabato scorso e la squadra di Montella per quanto sia una delle più belle e in forma del campionato non ha lo stesso appeal degli uomini di Moratti. Ma se Cellino dovesse decidere di concludere il campionato in Friuli, gli spalti del Nereo Rocco tornerebbero a riempirsi di sicuro. È già stato ufficializzato l’anticipo della partita col Chievo alle 18 di sabato 28 (la Triestina gioca in casa domenica 29), ma i veronesi stanno sognando un posto in Europa e i loro tifosi ci metterebbero poco a farsi un po’ di A4 a raggiungere Trieste per sostenere i gialloblù. Ma peggio ancora potrebbe andare domenica 6 maggio per Cagliari-Juventus: i bianconeri in piena corsa per lo Scudetto potrebbero ritrovarsi a giocare in casa contro un Cagliari che, pur giocando tra le mura (presunte) amiche, dovrebbe accontentarsi del pienone allo stadio e del relativo incasso. Di sicuro, rispetto al Sant’Elia, a Trieste ci sarebbero molti meno sardi tifosi dei bianconeri (sostituiti da tifosi di mezza Italia) ma ci sarebbero soprattutto molti meno cagliaritani pronti a sostenere i rossoblù. Ma se c’è ancora un mese di testa a testa tra Juve e Milan, non meno agguerrito è lo scontro tra Zedda e Cellino.
Marcello Zasso
numeri
8.000 Il numero di spettatori dell’ultima partita al Sant ’Elia tra Cagliari e Catania 14.250 L’attuale capienza dello stadio Sant ’Elia, senza i Distinti e la curva Sud. 16.000 I tifosi che hanno assistito alla partita con l’Inter a Trieste, per la maggior parte di fede nerazzurra