ASPETTANDO SANT'EFISIO. Dopo un anno di interregno il nuovo incarico a un giovane
Ammirevole: «Chiederò un miracolo: il lavoro per tutti»
Dall'alto della sua cavalcatura quando lascerà via Giovanni Maria Angioy, svolterà l'angolo di via Mameli ed entrerà nel largo Carlo Felice, fra onde di folla, guarderà il mare e sussurrerà al Martire guerriero: «Per i cagliaritani, i sardi tutti, ti chiedo lavoro, lavoro e ancora lavoro. Per me, Efis, non ti chiedo nulla. Mi hai dato una brava sposa, due bei figli, la salute e un buon impiego. Nessun miracolo per me ma per la mia gente». Soffierà queste parole Simone Ammirevole alle orecchie del Santo nella Sagra del prossimo primo maggio. Gli spetta di diritto ora che è Terzo Guardiano dell'Arciconfraternita del Gonfalone, custode del rito, sentinella della fede e del rinnovo del voto. Così è stato dal 1656 e così sarà.
LA NOMINA Simone è Terzo dal 19 marzo (e lo sarà per dodici mesi) anche se riceverà la bandiera il 25 aprile prossimo dalle mani del Primo Guardiano riempiendo quel vuoto durato un anno in cui nessuno fra i confratelli si è fatto carico di questo onore ma soprattutto di tutti i molteplici e gravosi impegni. «Nel 2011 infatti non ci fu un Terzo, perché come in ogni buona famiglia qualche volta non tutto fila liscio», spiega al fresco della sagrestia della chiesetta di Stampace, cuore della liturgia e della passione per l'ex soldato romano in arrivo da Antiochia e decapitato a Nora nel 303 d.C. «Così il Primo Guardiano, Fabrizio Pau, nominò solo un portabandiera». Ora si ritorna alla pax e alla tradizione che vuole che ogni aspetto della festa religiosa, ogni tappa, gravi sulle spalle, sulla capacità organizzativa, sui nervi saldi del Terzo che quest'anno (prima forse solo in un passato remoto) spetta nuovamente a un giovane: classe 1978. «Se il voto si realizza nella sua pienezza la responsabilità è mia».
L'ILLUMINAZIONE Simone quando veste gli abiti civili è abituato a tenere le redini visto che è responsabile di uno dei punti vendita di un supermarket. Ma è chiaro che ora è un altro ballo, imparagonabile. «Tutto è nato tredici anni fa quando un parente invitò me e la mia fidanzata al pellegrinaggio al seguito di sant'Efisio». Simone era già un membro dell'Arciconfraternita della Solitudine (da buon figlio del rione Villanova) ma in quell'occasione era solo nelle vesti di curioso. «Rimasi fulminato per la commovente devozione che veniva riservata ad Efis. La dignità con cui i sofferenti, gli invalidi, i malati lo seguivano. Subito, il giorno dopo chiedemmo di iniziare il noviziato al Gonfalone». Dodici anni dopo quel ragazzo e quella ragazza (da dieci anni sposi) che scoprirono la fede nel Martire sono ai vertici della Confraternita. Lui è Terzo Guardiano, lei, Consuelo Fidio, è la prima donna nella storia a far parte della Banca, il consiglio d'amministrazione del sodalizio che da 356 anni ha l'obbligo e l'onore di sciogliere il voto.
SPIRITO POPOLANO La voce di Simone, sguardo fresco quasi ragazzino, rimbomba ora fra la chiesa deserta al fianco del confessionale e le sue parole sono di confidenza quando spiega che il suo incarico per tradizione spetta ai membri del popolo della Guardianìa, «un onore enorme» che rivela l'anima proletaria della devozione a Su Gloriosu. «Ora, il fatto che un incarico così importante sia concesso a una persona normale, a un giovane come me, fa comprendere lo spirito di una fede così semplice e pura che è di tutti».
UN ALTRO MONDO Quando Simone Ammirevole, Terzo Guardiano dell'anno domini MMXII, martedì mattina del primo maggio sarà in sella, guiderà i guardiani per via sant'Efisio e poi per tutto il tragitto sino alla Semoleria, sa che non sarà come le altre volte quando durante il percorso «comunque perdi il respiro, la pelle d'oca e i brividi non si domano più. Ma soprattutto si trova pace e risposta ai problemi che la vita ci porge ogni giorno». Questa volta sarà tutto molto di più.
Francesco Abate
L'Arciconfraternita del Gonfalone
Ecco gli 80 confratelli
uniti nel nome
del Martire guerriero
Sono 80 i membri dell'Arciconfraternita del Gonfalone e la loro anzianità è determinata non dall'età ma dalla professione di fede preceduta da due anni di noziato. Ed ecco l'elenco dei confratelli della Sagra numero 356 di Sant'Efisio al quale seguirà nei prossimi giorni quello delle consorelle.
Monsignor Luigi De Magistris (professione di fede nel 1946), Giuseppe Boi (1953), Giovanni Savona (1956), Giorgio Carta (1968), Graziano Durzu (1970), Antonello Murru (1972), Giuliano Etzi, Renato Sarais e Antonio Scameroni (1973), Piero De Agostini e Gino Pinna (1974) Agostino De Sotgiu (1978), Gianfranco Del Rio e Mario Maffa (1979), Umberto Caiazzo e Carlo Mulas (1980), Alfredo Piredda e Ottaviano Sarais (1981), Antonio De Martino (1982), Pino Rais e Luigi Carruxi (1983), Antonio Colafati, Giorgio De Giorgi e Agostino Murtas (1984), Roberto Solinas, Ignazio Costantino, Umberto Sanna e Antonio Murtas (1988). Pau Fabrizio e Antonio Satta che prestarono fede nel 1990.
Del 1991 Efisio Casti e Antonio Cacciuto, Brunello Casti, Antonello Lai Senior, Salvatore Mazzaglia e Giancarlo Sanna (1994); Andrea Loi e Filippo Rais (1996); Fabrizio Lai, Luigi Peddiu, Antonello Piga e Salvatore Piras (1997); Walter Loi e Giuseppe Spiga Marongiu (1998); Mauro Busonera, Gianni Cabras, Gigi Arippa, Efisio Corona, Antonello Lai Junior, Pierluigi Matta, Oscar Cau, Maurizio Iorio (1999); Roberto Marongiu, Pierluigi Poma, Efisio Sanna e Claudio Zoncheddu (2000), Simone Ammirevole, Marco Marinaro, Roberto Medas e Giancarlo Pippia (2001); Paolo Mereu nel 2003.
Nel 2003 Stefano Spano e monsignor Mario Ledda. Don Walter Onano (2004); Giuseppe Atzori, Francesco Cacciuto, Giancarlo Loi, Alessandro Orrù, Giovanni Maria Porcu e Riccardo Rocca (2005); Damiano Etzi e Gigi Secci (2007); Giovanni Melis e Cristiano Succa (2009), Antonio Corso, Gianmarco Farci, Mirco Fozzi, Stefano Mulliri e Andrea Porcu (2010); Mauro Corona nel 2011.
Novizi: Alessandro Ligas, Matteo Boi e Alfio Zuddas .