PARCO. Precari all'attacco
Assume i tratti di un'intricata telenovela la vicenda dei lavoratori che da Molentargius chiedono il rinnovo del contatto. La protesta cresce: ieri il sit-in si è trasferito all'interno dell'edificio dei Sali scelti, sede dell'Ente parco, e la direzione ha chiamato i carabinieri. La sala convegni è occupata, e Chabaani Abderazk, segretario generale Uil Temp, portavoce dell'indignazione dei venti, tra tecnici e operai, annuncia: «Staremo qui notte e giorno». La faccenda sconfina nel giallo: che fine ha fatto il tavolo tecnico previsto per ieri? A complicare la trama un'altra grossa incognita: c'è stato o no?
LE STORIE Nell'edificio Sali Scelti pare si vivano due storie differenti: per i disoccupati il tavolo tecnico non c'è stato; dall'Ente Parco fanno sapere di sì. La ragione sta sempre nel mezzo, si dice. Tra le due opposte versioni, Ignazio Tolu, assessore provinciale all'Ambiente, dice la sua: «Il tavolo tecnico non si è potuto attivare, gli unici a essersi presentati sono stati Marco Loddo (direttore facente funzioni del Parco), e Abramo Garau (direttore generale della Provincia di Cagliari)». Assenti i segretari generali dei comuni di Cagliari, Quartu, Quartucciu, Selargius e della Provincia. Ma che ci sia stato o meno «non sarebbe stato legittimato ad assumere decisioni sul futuro dei lavoratori», è l'opinione di Tolu.
Nella nota diffusa dall'Ente si legge un'altra storia: «Il tavolo tecnico ha affrontato le problematiche connesse all'evolversi della situazione del personale precario». L'unico punto certo è che giovedì prossimo è fissato un nuovo tavolo tecnico: il primo per i lavoratori; “la prossima seduta” per l'Ente.
L'OCCUPAZIONE Era una sala convegni particolarmente affollata, quella di ieri: attorno alle 16 hanno fatto la loro comparsa Loddo, e con lui il Presidente del Parco Mauro Contini. Poco dopo i carabinieri che, come prassi, hanno identificato gli occupanti. Alessia Atzeni, tra i 20 disoccupati che attendono risposte, racconta di un nuovo invito di Contini: «Ci ha consigliato di abbandonare l'edificio e trasferire la protesta alla Regione, la vera responsabile del precariato». Il cast si arricchisce, entra in scena il vice presidente del consiglio provinciale, Alessandro Sorgia (Pdl), che «a nome dell'intera assemblea consiliare» esprime «solidarietà ai precari del Parco».
Sara Marci