Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rom, primo trasloco

Fonte: L'Unione Sarda
10 aprile 2012

Dodici persone verranno ospitate in un appartamento con giardino

Il Comune paga la casa ai nomadi: polemica

I primi dodici rom hanno lasciato il campo nomadi di Mulinu Becciu, per essere ospitati un una casa con giardino nell'hinterland cagliaritano: il Comune contribuirà all'affitto dell'appartamento, dove conviveranno tre famiglie. Ma il progetto di «inclusione sociale» dell'assessorato alle Politiche sociali, appena iniziato, viene criticato dal consigliere dell'opposizione Maurizio Porcelli (Pdl): «Non si è voluto cercare un terreno dove ospitare un altro campo rom, e così ora si sostengono economicamente i nomadi, che non hanno mai rispettato nessun regolamento in questi anni».
LA CASA La casa, in cui i rom si sono trasferiti nei giorni scorsi, costerà un migliaio di euro al mese. Il contributo verrà assicurato dal Municipio per il primo anno, e dovrebbe essere moltiplicato per una decina di alloggi: nel campo vivono trenta famiglie di nomadi, in tutto 105 persone. Per Porcelli il contributo per l'affitto non è giustificato: «È un pessimo esempio per la cittadinanza. Ci sono famiglie cagliaritane che abitano nelle case parcheggio da anni, sei o sette persone in pochi metri quadri. Una diseguaglianza folle. La gente che lavora tutti i giorni vive in condizioni pietose. Chi non lavora, o fa il mendicante, viene premiato con una casa. Sono curioso di sapere cosa succederà alla fine del primo anno, quando teoricamente il Comune dovrà smettere di pagare l'alloggio».
IL RISPARMIO Il presidente della commissione Politiche sociali Fabrizio Rodin (Pd) spiega invece che questa soluzione porterà a un risparmio per le casse del Municipio: «Il campo, almeno come è stato organizzato fino ad ora, è costato tantissimo. Nel 2009 si è pagato, solo per il trasporto a scuola dei bambini, circa 64 mila euro. Altri 81 per i servizi di assistenza e vigilanza. Negli ultimi diciassette anni è costato milioni di euro. Contribuendo a pagare gli affitti spenderemo meno, e solo per un anno». La previsione infatti è di chiudere il campo «entro il 2013, per poi bonificarlo e pulirlo. Mi piacerebbe che quello spazio venisse restituito al quartiere di Mulinu Becciu, magari sotto forma di area verde».
LE ALTERNATIVE Secondo Rodin l'alternativa, proposta da una parte dell'opposizione, di costruire un altro campo nella zona industriale di Giorgino, sarebbe un'ipotesi irrealizzabile: «Quei terreni hanno un vincolo specifico, servono per le industrie e non certo per delle residenze. Le polemiche sono ingiustificate: la verità è che questa amministrazione sta risolvendo il problema, ignorato per anni».
M.R.