Dopo le forti critiche per i posti auto a pagamento, parla il direttore generale
Il manager del Brotzu: soluzione per dare più sicurezza
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Tonino Garau, esattamente un anno fa, entrava dalla porta principale del più grande ospedale della Sardegna. Dal settembre del 2009 era il commissario dell'Azienda ospedaliera Brotzu, da dodici mesi è il principale dirigente di questa città nella città. Se un manager conosce molto bene le regole del gradimento - alto o basso, l'importante è metterci la faccia - certamente il manager del Brotzu non si aspettava le polemiche forti, dirette e senza fine scoppiate dal momento dell'apertura dei parcheggi a pagamento in ospedale.
Direttore, perché quelle strisce blu?
«L'affidamento a una società specializzata nella gestione dei parcheggi a pagamento non è fine a se stessa o per riscuotere i soldi del tagliando, bensì ha lo scopo, a costo zero per l'ente ospedaliero, di realizzare un investimento e garantire un parcheggio sicuro ai suoi dipendenti, ai malati cronici e ai portatori di handicap - che disporranno di un pass gratuito - e ai cittadini. Ai quali, visitatori o pazienti, sarà richiesto un piccolo contributo per l'utilizzo di una numerosa serie di servizi che gli attuali parcheggi non consentono».
In questo modo pensate di risolvere la questione della sicurezza?
«Ci sono stati alcuni fatti gravi di aggressioni a dipendenti dell'Azienda, insieme a numerosi furti di autovetture o di ricambi, atti vandalici su auto del personale ospedaliero o di visitatori. Ecco perché abbiamo deciso questa svolta».
Con pochi soldi in cassa non potevate fare da soli, insomma.
«La totale indisponibilità di risorse finanziarie per questa operazione non ci avrebbe consentito di garantire questi servizi indispensabili. Questa società di Spoleto ci offriva più garanzie di qualità, a costo zero per l'Azienda».
Avete chiuso un'area che prima era terra di nessuno, avete il Comune contro e una bella fetta di cittadini. Pentito?
«No. Ripeto, la chiusura dell'area destinata ai parcheggi nasce prima di tutto da un'esigenza di sicurezza per le persone e per gli automezzi. Eravamo stanchi di furti, aggressioni alle persone e danneggiamenti: per queste ragioni, nel recente passato, il Prefetto aveva convocato una riunione del Comitato della sicurezza della provincia e mi avevano chiesto di contribuire attivamente a garantire, insieme alle forze dell'ordine, la sicurezza della struttura sia con vigilantes che con tutti i sistemi ritenuti più idonei».
Con i nuovi parcheggi, è più facile trovare un posto auto?
«Abbiamo anche questo obiettivo: garantire ai visitatori e al personale la possibilità di trovare un posto nelle ore di punta, dalle 13 alle 14 e dalle 19 alle 20. Proprio in quelle ore, un grandissimo numero di stalli era occupato, già dalle prime ore della mattina, da auto slegate dalla realtà dell'ospedale, di pendolari o frequentatori delle strutture sportive della zona».
Quanti sono i posti disponibili?
«Circa 1.500, dei quali oltre 750 sono da riservare gratis ai dipendenti dotati di pass. Abbiamo distribuito oltre 2.300 pass. Almeno un centinaio di parcheggi verranno messi a disposizione gratuitamente dei malati cronici, dei portatori di handicap, dei trapiantati e dei visitatori che si trattengono per l'assistenza ai pazienti ricoverati: per loro, l'Azienda ha previsto il rilascio di una certificazione sul ticket (prelevato al momento dell'accesso) da parte di un medico dell'ospedale che attesterà l'effettivo svolgimento del servizio ospedaliero sanitario. Insomma, sarà difficile ingannarci».
Capitolo tariffe: anche qui, non mancano le polemiche.
«La sosta è a tempo; il prezzo è calcolato in rapporto al tempo effettivo della sosta, tenuto conto che la prima mezz'ora non viene calcolata e la prima ora costa 50 centesimi. A nostro avviso le tariffe applicate nell'arco dell'intera giornata sono modeste e sono previste particolari condizioni per altre categorie che frequentano l'ospedale per varie ragioni, per esempio le associazioni dei volontari».
Gli abusivi e gli ambulanti: è la loro sconfitta?
«È evidente che i visitatori e le persone che utilizzavano i parcheggi liberi, in passato hanno corrisposto ai parcheggiatori abusivi una tariffa di gran lunga superiore al costo della sosta a pagamento prevista oggi».
Ci saranno delle assunzioni, per il controllo e la gestione dei parcheggi?
«La realizzazione ci consentirà l'assunzione di 6 lavoratori nei parcheggi e 15 nelle attività commerciali; un buon risultato considerata l'investimento. Preciso che il contratto di appalto del servizio con la società AJ Mobilità prevede una durata di 5 anni e che alla scadenza gli investimenti realizzati entreranno a far parte del patrimonio dell'Azienda ospedaliera Brotzu».
Cosa non sta funzionando?
«In queste prime settimane di avvio abbiamo riscontrato alcune inefficienze nel servizio. Tutta colpa delle procedure informatiche per la gestione delle sbarre, ma non solo, perché i lavori sono in via di completamento. Presto tutto andrà a regime».
Enrico Pilia