Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

L’idea dei finti tifosi

Fonte: Sardegna Quotidiano
5 aprile 2012

 Nereo Rocco

 

TRIESTE Nel 2010 teloni con foto dei supporters riempirono le tribune vuote, Ficcadenti gioca nello stadio del re del “catenaccio”

A Pasqua la sorpresa per Cagliari e il Cagliari. Dentro l’uovo il presidente Cellino ha infilato una bella gita fuori porta a Trieste per sfidare l’Inter. Una decisione che ha già scatenato un pandemonio col sindaco Zedda pronto alla battaglia legale e diviso i tifosi tra gli abbonati che ora si vedono scippati del diritto sacrosanto di assistere ad un evento per il quale avevano in anticipo pagato e coloro che il Cagliari lo vedono in tv e che si sentono orgogliosi di esportare il calcio di serie A nella terra giuliana. Di sicuro allenatore e giocatori rossoblù avrebbero fatto a meno di sobbarcarsi una trasferta quando il calendario, a Pasqua, metteva il secondo match casalingo. Altri aerei e altri viaggi, la nuova casa dista 1100 chilometri. I FINTI TIFOSI IN TRIBUNA Respirando l'aria di Trieste Cellino potrebbe far propria l’idea di un ex presidente degli alabardati, quel Stefano Fantinel che il 4 settembre 2010 usò i teloni con il pubblico stampato per non far sembrare troppo vuoto il Nereo Rocco. Utilizzò la foto di un- Triestina-Juventus del 2007, e così riempì la tribuna. Contro il Pescara vinse 1-0, altro dettaglio che non sfuggirà al presidente Cellino il quale potrà stendere un “telo pietoso” nei distinti qualora tornasse di moda il Sant'Elia. Giocando a Trieste e al Nereo Rocco si evoca un tecnico vincente (2 scudetti e 2 coppe campioni al Milan) degli anni Sessanta che introdusse in Italia il catenaccio con l'innesto del battitore libero. Ora, nonostante siano passati cinquant'anni il tema del gioco difensivista è sempre attuale e ha colpito anche Ficcadenti per via di una serie di gare impostate bloccando gli avversari e terminate 0-0 nella prima avventura in rossoblù. Il tecnico del Cagliari alla vigilia della gara contro l'Atalanta ha tenuto a precisare che gioca sempre con tre attaccanti, con i terzini che avanzano e gli interni di centrocampo che si inseriscono. Nelle due gare al Sant'Elia ha totalizzato 6 punti con 5 gol fatti e 0 subiti, il calendario dice che giocherà in casa, Cellino invece ha proposto la variante del campo neutro. Più che temere l’Inter, il Cagliari dovrà temere le conseguenze che si porterà appresso qualsiasi risultato. Se dovessero vincere i rossoblù lo scaramantico Cellino riproporrà il Nereo Rocco anche per la sfida contro il Catania del 15 aprile, se dovessero perdere cambierà stadio (a Gorizia?) o riporterà la squadra al Sant’Elia, per il pareggio restano aperte tutte le soluzioni come per le aliquote Imu. Intanto, sarà un test per vedere la risposta del pubblico/incasso: quanti partiranno dalla Sardegna e quanti emigrati del Nord Italia non perderanno occasione di vedere il Cagliari in trasferta che gioca in casa? E ci saranno più friulani-milanisti che tifosi interisti? Di sicuro saranno di più che con la gara contro l’Atalanta, senza teloni. F. S.