Via Roma
COMUNE L’imprenditore che avrebbe dovuto realizzare i posti auto bloccati dalla giunta: «Dicono che non c’era ancora la firma ma l’iter era completo, ecco le carte». La protesta in municipio
Avvio dei lavori o rescissione immediata del contratto per la realizzazione del tunnel sotto via Roma. Questa la richiesta di Renzo Barontini, amministratore della World Trade, ditta che doveva cominciare i lavori. Il cinque maggio dell’anno scorso, negli ultimi giorni della consiliatura, l’allora maggioranza guidata da Emilio Floris aveva approvato, con una delibera, il progetto esecutivo per realizzare un parcheggio interrato nel lato porto di via Roma. Una spesa complessiva di quasi 14 milioni di euro, vincolati, per un intervento che avrebbe modificato radicalmente la viabilità cittadina. Ma, appena insediata a palazzo Bacaredda, la nuova giunta di Massimo Zedda ha bloccato il progetto, ritenendolo inutile. Martedì sera, durante il consiglio comunale, l’assessore ai Lavori Pubblici, Luisa Anna Marras, rispondendo a un’interrogazione di Giuseppe Farris (Pdl) sulla situazione del contenzioso tra Comune e ditta, ha dichiarato che «la nostra avvocatura sta operando verifiche e sono state attivate interlocuzioni con l’impresa aggiudicataria, che ci risulta non si sia avvalsa della facoltà di recesso ». Una risposta, quella della Marras, che non è piaciuta all’amministratore a Barontini. Così, ieri pomeriggio ha distribuito ai consiglieri comunali una copia del contratto di appalto del 2010 e di quella delibera di giunta approvata poco meno di un anno fa. « L’assessore sostiene che non ci sia un contratto, invece è qui, registrato e validato da timbri e firme. Probabilmente gli organi interni comunali non forniscono una mano di aiuto corretta alla Marras», spiega l’im - prenditore, «se non intendono mandare avanti i lavori, azione che rientra nei loro diritti, che rescindano i contratti. La delibera indica spese già effettuate per indagini sui flussi del traffico per 24mila euro, più cinquemila euro per indagini archeologiche preliminari». Barontini non vuole fare una battaglia politica, ma sul rispetto della legge. «Non mi interessa chi governa, qui si tratta di dover rispettare chiò che la legge prevede. La mia azienda sta subendo un danno, con un simile contenzioso non è opportuno partecipare a altre gare indette dal Comune», prosegue l’am - ministratore della World Trade, «non voglio fare leva sulla questione del lavoro, ma 14 operai sono già stati messi in cassa integrazione a causa di questa vicenda. Inoltre», conclude, «più tempo passa prima che il Comune decida, più le spese per loro aumenteranno. L’assessore Marras dice che non esiste nessun contratto firmato, ma allo stesso tempo dichiara che dovremmo rescinderlo proprio noi». P. R.