Anfiteatro
CAGLIARI Sta per essere formalizzata con l’iscrizione al registro degli indagati di cinque persone l’inchiesta-bis sulla gestione dell’anfiteatro e dei contributi pubblici per lo spettacolo, la cui prima tranche è al centro di un dibattimento pubblico in corso e di un giudizio abbreviato. Se il primo processo riguarda i fatti che vanno dal 2004 al 2008, il pm Daniele Caria indaga ora sui due anni successivi partendo dall’esposto presentato dall’organizzatore Andrea Caldart. Non ci sono ancora avvisi di garanzia, trapela soltanto che stavolta l’attenzione della Procura sarebbe rivolta all’ex dirigente della divisione cultura del Comune Bruno Soriga per il 2009 e al successore Gerolamo Solina per il 2010. Poi ancora una volta sui fratelli Massimo e Michele Palmas della Sardinia Enterteinment, società frutto della fusione tra Sardegna Concerti e Zed!, in cui ha un ruolo anche Maria Gabriella Manca di Sardegna Concerti. Si tratta quindi di un procedimento-fotocopia, dove il solo nome nuovo – se le indiscrezioni troveranno conferma - sarebbe quello di Solina. A meno che non risultino coinvolti altri funzionari comunali, i cui nomi sarebbero contenuti nell’ultimo rapporto del nucleo investigativo del Corpo Forestale. Oggetto dell’inchiesta è ancora una volta la concessione senza alcuna selezione pubblica dell’anfiteatro romano per realizzarvi spettacoli musicali, una concessione ad personam - secondo le ipotesi d’accusa, che vanno dall’abuso d’ufficio al peculato - duramente contestata da altri organizzatori di spettacoli, caduta soltanto per lo stop imposto dalla Sovrintendenza architettonica all’uso dell’arena romana. Nei prossimi giorni l’inchiesta dovrebbe subìre un’accelerazione e si conosceranno altri particolari. Il 28 marzo scorso il pm Caria ha chiesto al gup Alessandro Castello la condanna dell’ex dirigente Soriga a due anni per peculato e abuso d’ufficio. (m.l)